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Passione ribelle, un bel filmone a cavallo ispirato al grande Cormac McCarthy

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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PASSIONE RIBELLE
Raimovie ore 21.10
Con Matt Damon, Penelope Cruz, Henry Thomas. Regia di Billy Bob Thornton. Produzione USA 2000. Durata: 1 ora e 56 minuti

LA TRAMA
Un giovane texano, quando muore il nonno, è costretto  a vendere il ranch di famiglia e a passare in Messico in cerca di fortuna. Oltre il Rio Grande, non trova la fortuna, ma un lavoro con cui campare sì (si mette a domare cavalli selvaggi  per conto di un ranchero locale). Trova anche l'amore (la bella figlia del ranchero). Ma la passione  non ha domani.

PERCHE' VEDERLO. Perché è pur  sempre  un film tratto da Cormac  McCarthy e McCarthy è uno dei pochi autori moderni che sembra nato  per il cinema. Certo Thornton (bravo attore che ha imparato non poco dai grossi registi che l'hanno guidato) non è i fratelli Coen (che di Cormac hanno filmato "Non è un paese per vecchi") e nemmeno la buonanima  di Sam Peckinpah (al quale evidentemente  s'è ispirato,  il giovane John è irrimediabilmente un "loser"). Ma il suo bel filmone a cavallo lo regge. E Penelope Cruz manda credibilmente su di giri anche quella patata bollita di Matt Damon.

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