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L'ombra delle spie, Benedict Cumberbatch finalmente senza la spocchia di Sherlock

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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L'OMBRA DELLE SPIE
Sky Uno  ore 23.45
con Benedict Cumberbatch,  Rachel Brosnahan, Merab Ninidze. Regia di  Dominic  Cooke. Produzione Gran Bretagna 2021. Durata:  1 ora e 55 minuti

LA TRAMA. Spie vere (anche se ovviamente romanzate). All'inizio degli anni 60 in piena guerra fredda i servizi segreti anglo americani coinvolgono un uomo d'affari britannico  (che fa frequenti viaggi in URSS) in un passaggio di  documenti segreti  fra oriente e occidente.  Greville Wynne fa praticamente il corriere per un colonnello russo con cui è entrato in contatto per accordi commerciali.  Non lo sa ma passa informazioni non da poco. Nella fattispecie le prove che la Russia di Kruscev ha installato rampe di missili nucleari a Cuba. Scoppia la crisi dell'ottobre  1962. Kennedy  ordina il blocco navale. Ma intanto i russi hanno scoperto la loro talpa. Wynne che generosamente corre in Russia  a mettere in salvo il colonnello, viene a sua volta preso, imprigionato, torturato.

PERCHE' VEDERLO. Perché la storia è vera, ma è raccontata  col piglio  di un romanzo di Le Carrè. Bravissimi gli attori: Merab  Ninidze (il colonnello) e Benedict Cumberbatch   che finalmente si libera dei suoi abituali personaggi spocchiosi alla Sherlock  Holmes per essere un convincente uomo qualunque infilato in un gioco molto più grande di lui.

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