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Tre Piani, perché dopo 40 anni è forse il miglior film di Nanni Moretti

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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TRE PIANI
al cinema
con Riccardo Scamarcio, Margherita Buy e Alba Rohrwacher. Regia di Nanni Moretti. Produzione Italia 2021. Durata: 1 ora e 50 minuti

LA TRAMA
Tre famiglie che abitano lo stesso condominio romano. Un padre di famiglia è roso dal sospetto che l'anziano portiere abbia molestato la sua figlioletta di sette anni. Un integerrimo giudice  si ritrova con un figlio che ha ucciso una donna guidando in stato di ubriachezza. Una recente madre soffre per le assenze del marito e per il sospetto  di avere  ereditato una malattia mentale dalla genitrice.

PERCHE' VEDERLO. Perché è forse il miglior film di Nanni Moretti. Per la prima volta dopo 40 anni di regie, il Nanni smette di  filmarsi i addosso, di considerare i suoi problemi  esistenziali come il centro dell'universo, e prova a raccontare  i problemi  degli altri, prendendo lo spunto da uno scrittore di Tel Aviv.  Racconta bene. Le storie sono alternate con pathos e sicurezza.  E il film è pervaso da una dolce pietas per i personaggi (anche se nessuno li vorrebbe probabilmente come condomini).

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