"Il giustiziere della notte": sangue che scorre a fiumi, torture e sbudellamenti

Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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IL GIUSTIZIERE DELLA NOTTE
Rai 4 ore 21.20. Con Bruce Williis, Vincent D'Onofrio e Elizabeth Shue. Produzione USA 2018. Durata: 1 ora e 47 minuti

LA TRAMA
Remake  del film con Charles Bronson di 45 anni fa. Paul (ora Bruce Willis)  è un affermato chirurgo  che mena una vita abitudinaria e tranquilla. Ma evidentemente  ha un bel pò di violenza che gli sonnecchia in corpo. E salta fuori quando tre rapinatori  gli piombano in casa, uccidono la moglie e violentano la figlia. Paul non ricorre alla polizia parte in caccia da solo e fa stragi  nelle vie della città

PERCHÈ VEDERLO
Perché è meno incline alla violenza anche gratuita dell'originale. Bronson sparava a tutti i teppisti che incrociava. Willis limita la violenza ("Death wish" desiderio di morte era ed è il titolo originale) agli aggressori della famiglia. Certo, Eli Roth, regista prevalentemente horror ("Hostel") non si limita alle pistolettate: il sangue scorre a fiumi, le torture e gli sbudellamenti non mancano.