"Il velo dipinto", in assoluto la migliore versione del romanzo di Somerset Maugham

Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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IL VELO DIPINTO
Cielo ore 21.15. Con Naomi Watts, Edward Norton, Liev Schreiber. Regia di John Curran. Produzione USA 2006.  Durata. 2 ore e 5 minuti

LA TRAMA
Matrimonio in crisi negli anni 20 in Cina. Kitty è una bella ragazza piena di pretese che ha sposato  un giovane (non troppo attraente) medico per non arrivare seconda  dietro la sorella bruttina che un marito l'aveva già trovato. Non  è certo contenta quando deve seguire il consorte in Cina. E il malcontento lo sfoga intrecciando una relazione con un diplomatico. Il marito lo viene a sapere e più o meno la obbliga a seguirlo in un villaggio dell'interno dove è impegnato in una missione umanitaria.  Nel villaggio arriva  il colera. Ma col colera  arriva abbastanza assurdamente l'amore tra i coniugi.

PERCHÈ VEDERLO
Perché è ampiamente la migliore delle tre versioni  del romanzo di  Somerset  Maugham. Le prime due avevano più pretese  ma ricorrevano agli attori sbagliati. Greta Garbo  nel 1932 rovesciava sul personaggio tutto il suo alone divistico. E Eleanor Parker nel 1957 guastava  tutto col fogone di superare la Garbo. Naomi Watts (all'inizio irriconoscibile  con parrucca bruna) e soprattutto  Edward Norton  funzionano di più. Riescono, man mano che il film procede, a far amare due personaggi  che all'inizio amabili non lo sono proprio.