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"Io la conoscevo bene", un tenerissimo e diperato ritratto di una ragazza della dolce vita

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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IO LA CONOSCEVO BENE
Raistoria ore 21.10. Con Stefania Sandrelli, Nino Manfredi, Ugo Tognazzi. Regia di Antonio Pietrangeli. Produzione  Italia 1965. Durata: 2 ore

LA TRAMA
Uno dei grandi film italiani degli anni 60. Lanciò definitivamente Stefania Sandrelli e fu il picco della carriera di Antonio  Pietrangeli un regista  immaturamente scomparso solo quattro anni dopo. La Sandrelli è una bella ragazza di provincia che negli anni 60 arriva a Roma pensando di poter sfondare come attrice. Intanto fa la cameriera, la cassiera, la parrucchiera. E sempre incontra uomini che pensano solo a portarsela a letto. Un giorno si ritrova a pensare  alla vacuità della propria esistenza. E si butta s'impulso dal balcone.

PERCHÈ VEDERLO
Perché è un tenerissimo e disperato ritratto di una ragazza e di una dolce vita romana degli anni sessanta. Il momento grandioso è quello del poveraccio Tognazzi costretto a umiliarsi come un buffone davanti a un antico compagno che ha "sfondato". (Enrico Maria Salerno).

 

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