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F1, Gp Baku, le pagelle: trionfo-Perez, scornato Verstappen. Leclerc commuove

Leonardo Filomeno
Leonardo Filomeno

La collaborazione con Libero dal 2010. Ritratti ed interviste diventano presto la sua specializzazione, tra ritmi in 4/4 e immaginario popolare. La passione per rombi e motori risale ai tempi di Barrichello & Schumi. Nel 2019 stila la sua prima Pagella durante il GP di Austin. Diventeranno tante. A questo blog il compito di raccoglierle tutte.

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PEREZ 10

Che il weekend fosse sotto la buona stella è stato già chiaro il sabato nella mini gara. I circuiti cittadini gli piacciono parecchio e la Safety un po' gli dà una mano. Ma è sempre lui il solo e assoluto interprete di una macchina incontenibile, con o senza DRS. Anche se la festa durerà lo spazio di un niente, a Baku quelle di Checo sono pernacchie. E punti, come sempre.

LECLERC 9

Se una rondine non fa primavera, almeno una mezza Pasquetta la porta a casa. Che tradotto significa finalmente una boccata d’aria fresca. Con una prestazione personale fatta di istinto, reazione, gestione (le gomme della rossa evaporano in un niente). E' l’ipoteca sul primo podio dell’anno. Solo per questo i tifosi dovrebbero intitolargli una statua subito.

ALONSO 8

Svernicia Sainz alla ripartenza, per acchiappare Leclerc qualcosa gli manca. Mister terzo posto 2023 sfiora solo l’impresa e deve accontentarsi della quarta piazza. A valorizzarla, come ogni volta, una visione di gara cristallina. E una performance esplosiva, scenica, alla sua maniera.

 

FLOP

 

VERSTAPPEN 6

Il pit prima della Safety è una iattura ma anche lui non brilla. Così di memorabile restano solo il giro veloce e la macchina formidabile. Pollice verso soprattutto per la reprimenda a Russell. Senza squarcio procuratogli dal pilota Mercedes, Max nella Sprint senz’altro avrebbe acciuffato Charles. ’Troppo aggressivo, aspettati lo stesso’. Disse il bue mentre dava del cornuto all’asino. 

HAMILTON 5.5

L’inglese cava il sangue dalle rape col solito indomito spirito ma deve accontentarsi di ciò che passa il convento, ossia un mesto sesto posto. Unica grama soddisfazione è chiudere qualche volta davanti al compagno, che dopo pit e Safety nefasti di slancio supera, recuperando qualcosa in griglia.

SAINZ 5

Lui e la macchina vivono ormai da separati in casa. Il risultato è un capolavoro all’inverso: parte quarto, chiude quinto. Il piazzamento glielo soffia Fernando, mentre Carlitos distratto bada a cosa fa il compagno e si fa un sonnellino nel frattempo. Almeno riesce a tenere Hamilton dietro, ma non è che ci volesse tanto con una Mercedes così fiacca sul rettilineo.

 

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