Giallorossi

José Mourinho fa sul serio: ecco dove può arrivare questa Roma

Prima di passare in rassegna Atalanta, Roma, Lazio e Fiorentina, torniamo un attimo indietro sulle prime quattro dello scorso campionato, delle quali abbiamo parlato nel nostro precedente articolo, per capire se a distanza di una settimana sia avvenuto qualcosa di nuovo. Nonostante quanto si mormora in giro l'Inter non cambierà la proprietà e lo ha dichiarato il presidente Zhang, che ha fatto addirittura riflessioni sul medio termine su come abbinare i risultati sportivi alla parte economica, riducendo le spese senza influire sulla competitività.

Programma non certamente facile, ma serio, che si addice molto al modo di pensare dei bravi Marotta e Ausilio. Se dovessero riuscire nell'impresa saranno da elogiare, ma dovranno allora guardarsi le spalle da coloro che spendono per vincere e non ci riescono, visto quanto capitato in passato ai dirigenti della Juventus che, in 12 anni di successi, non avevano mai chiesto aiuti economici alla proprietà: calciopoli è sempre in agguato. Nel Milan continua la pressione di Maldini sul Bruges per De Ketelaere: c'è fiducia nell'esito positivo della trattativa, ma dovesse fallire l'alternativa è Ziyech, oltre al 18enne Chukwuemeka, centrocampista dell'Aston Villa. Nella Juve tiene banco l'infortunio di Pogba, ma intanto Szczesny, seguendo l'esempio di altri bianconeri, ha dichiarato che quest' anno la squadra ha l'obbligo di vincere il campionato. Come se nel recente passato quest' obbligo non ci fosse. Nel Napoli, ricucito lo strappo tra Spalletti e Osimhen, al momento si registrano solo partenze eccellenti; niente arrivie continua la contestazione a De Laurentiis.

Cerchiamo di vedere adesso cosa sta succedendo in casa di Atalanta, Roma, Lazio e Fiorentina. Percassi non è mai stato brillante negli acquisti, e per ora si è confermato. Resta il fatto che, ancora una volta, prevalgono le partenze sugli arrivi. Per adesso Pessina è stato ceduto al Monza, Pezzella al Parma e Lovato alla Salernitana. Tra gli arrivi spicca il ritorno del giovane portiere Carnesecchi, attore importante della promozione in A della Cremonese. Poi il ritorno di Lammers dall'Eintracht per fine prestito e Colley e Kovalenko entrambi dallo Spezia. Evidentemente la fiducia in Gasperini è illimitata e si pensa che, come in tutti gli anni precedenti, a prescindere dalle partenze e dai mancati arrivi, il mister sappia sfoggiare i soliti miracoli.

Sarri è felice della sua Lazio, sicuramente più completa di quella del passato, con gli arrivi di Romagnoli, Casale e Gila per la difesa, del portiere Maximiano e dei centrocampisti Marcos Antonio e Vecino oltre all'attaccante Cancellieri. Per il portiere sono in pole Provedel e Sportiello, poi la nuova Lazio è fatta. Bravi Lotito e Tare che sono riusciti a completare la squadra.

Mourinho fa sul serio, con le sue telefonate attira i campioni verso la Roma: lo aveva fatto già con Abraham, si è ripetuto con Matic seguito a breve distanza da Dybala. E già con i due nuovi arrivati la squadra giallorossa dà la sensazione di essere meglio disposta sia a centrocampo che in avanti. Se riuscirà nel tentativo di portare nella capitale anche Wijnaldum del Psg, che a 31 anni ha collezionato 605 gare nella massima serie con 119 reti più 26 gol con l'Olanda, la squadra giallorossa potrebbe diventare competitiva ai massimi livelli. Fiorentina sicuramente rinforzata dai nuovi arrivi: dall'Atalanta il portiere Gollini, dal Toro il centrocampista Mandragora, dal Real Madrid l'attaccante Jovic e il difensore Dodò dallo Shakhtar. Se Pradè riuscirà a mettere le mani su Lo Celso, trequartista argentino di proprietà del Tottenham (l'anno scorso in prestito al Villarreal), aggiungerebbe classe. Qualora la trattativa non dovesse andare in porto, l'alternativa è Bajrami dall'Empoli. Bravo comunque Pradè.