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Hollywood, Beautiful e... Roberto Burioni: una settimana vip

Ivan Rota
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Prima edizione del VideoCenacolo di Arturo Artom. Sabato sera imprenditori ed artisti si sono ritrovati, grazie all'organizzazione di Simone Dattoli con la sua Inrete, su Zoom creando una serata speciale, intensa. Si è iniziato con un confronto tra Roberto Burloni, Carlo Cottarelli e Francesco Micheli sulla situazione economica e scientifica, con Serena Bortone e Barbara Carfagna a stimolare il dibattito. L'analisi si è presto concentrata sulle misure da adottare nelle aziende per affrontare la Fase 2 con interventi di Paolo Veronesi, Guido Saracco (Rettore del Politecnico di Torino) e degli imprenditori Lorenzo Manca (Sicuritalia), Angelo Mastrolia (Newlat), Mirco Gasparotto (Arroweld),  Paolo Barletta (Alchimia), Franco Beretta, Giovanna Dossena (Avm) e Massimo Dal.Checco (Assolombarda). Mario Lavezzi ha poi aperto la parte culturale dal suo studio milanese pieno di testimonianze di una carriera che ha appena festeggiato i 50anni, Gile Bae ha dato prova del suo virtuosismo al.pianoforte. A far viaggiare tutti col.pensiero ci ha pensato poi il grande Gabriele Lavia recitando Dante con l'intervento a sorpresa di Morgan che ha invitato il Maestro a duettare con 'Paolo e Francesca'. Come i grandi network italiani stiano affrontando questa sfida è stato poi analizzato da Paolo Del Brocco, Ad di RaiCinema, Massimiliano Montefusco Ad di Rds e Alessandro Salem, Direttore Generale Contenuti di Mediaset, mentre Paola Manfrin e Paola Manfredi hanno illustrato cime le istituzioni culturali abbiano sposato il digitale. Infine Francesco Baccini ha intrattenuto tutti fino all'una ripercorrendo la sua carriera fatta decollare da Vincenzo Mollica!

 

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Da Fellini agli uccelli. Inarrestabile Sandra Milo che per il suo esordio sui social si é occutata di un argomento "importante": il cannibalismo tra volatili, ovvero uccello mangia uccello. Il video é diventato virale. Chi l'ha consigliata é un genio.

 

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Cristiano Malgioglio, in questo difficile momento, come tutti,non sa più cosa fare: una ne fa, cento ne pensa (ultimo suo piatto gli "uccellini scappati", un piatto di involtini tipicamente bergamasco). Ci da la ricetta:" in una fetta di carne adagiate una fetta di prosciutto, una di formaggio, salvia, arrotolate a fate rosolare."

 

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"Mi sembra che la società faccia di tutto per farmi sentire sbagliata. Diminuiscono il tuo valore di madre, se non c’è un padre nella vita dei tuoi bambini. Ma l’unica cosa che conta è la felicità, è questa la cosa più importante affinché ci sia un rapporto sano tra un genitore e un figlio. È questa l’unica cosa che serve per crescere veramente un bambino: l’amore". Come mi vedo tra 10 anni? Con 3 o 4 figli. Di nuovo single dopo l’addio a Hassan Jameel, Rihanna ha ribadito di voler diventare mamma. Non una volta, ma almeno 3, possibilmente entro il 2030. Anche da sola.

 

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Tra i giovani attori hollywoodiani più sottovalutati degli ultimi anni c'é il bellissimo Ansel Elgort. Attesissimo, a Natale, con il West Side Story firmato Steven Spielberg. Il grande regista stravede per lui che pubblica su Instagram sue foto in stato di eccitazione che fanno impazzire i fan.

 

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Beautiful ai tempi del Coronavirus. “Sappiamo che è un momento folle, siamo tutti sopraffatti. Ma non siete soli, siamo tutti connessi! Restate forti fan di Beautiful”, firmato Katherine Kelly Lang, ovvero la Brooke Logan della longeva serie che, dopo decenni, é stata bloccata proprio a causa della pandemia.

 

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Nessun ritorno di fiamma per Oscar Branzani ed Eleonora Rocchini di Uomini e Donne A smentire questa notizia ci pensa proprio l’ex tronista di Uomini e Donne. Un suo commento su Instagram, infatti, toglie ogni speranza ai fan. In questi giorni, il pubblico che li ama sperava di poterli vedere tornare a formare una coppia. Ma ormai le loro strade si sono divise.

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Lorenzo Riccardi e Claudia hanno fatto una diretta su Instagram con Gianni Sperti e i gossip s su Uomini e Donne non si sono fatti mancare. Hanno parlato un po’ di tutto, dei tempi del trono fino a come trascorrono la quarantena. Lorenzo e Gianni ormai sono colleghi, visto che il primo è diventato opinionista da qualche mese al Trono Classico. Hanno anche risposto alle domande dei fan. Lorenzo Riccardi si auspica che tornino gli amori veri? Ma coa avrà voluto dire?

 

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Durante una puntata di "Pechino Express", Max Giusti ha parlato con Costantino della Gherardesca della relazione che ha avuto con Selvaggia Lucarelli. Non tutti lo sapevano, ma soprattutto non si sapeva che la liason fosse durata sei anni.

 

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Nasce “Be**pArt”, una call aperta a tutti gli artisti, artigiani e creativi, per la realizzazione della mostra d’arte collettiva più grande al mondo, che sarà organizzata entro la fine dell’anno 2020. Con l'obiettivo, magari di conquistare un nuovo Guinness World Record. Per partecipare è necessario effettuare l'iscrizione inviando via mail il modulo firmato con una fotocopia del documento, oltre a far pervenire in Atelier Montez le 30 opere in conto vendita entro e non oltre il 31 maggio 2020.“It will be ok” uniti  a sostegno della protezione civile.

 

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Se non ci fosse, dovremmo inventarla: in questo periodo di quarantena, ci ha regalato uno sprazzo di gossip che, nonostante la critichino, ha scatenato tutti. Rimessasi con Andrea Damante che le aveva fatto le corna (al fatto la "tuttologa" aveva dedicato un libro diventato best seller) se la prende con i suoi ex. E'scatenata su Instagram, ma in molti dicono che il ritorno di fiamma con il suo ex serva solo a mantenere interesse mediatico....

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Iniziativa di Moa Concept, azienda tessile e calzaturiera, in prima linea per l’emergenza Covid 19.  Belle le t-shirt, disegnate da Andrea Crespi, con una miriade di cuoricini rossi che compongono la nostra Italia. Tanti i personaggi famosi a favore della causa : “Justine Matera,  Luigi Mario Favoloso, Emanuela Foliero,  Marco Bonetto,  Gabriele Ardemagni,  Eliana Michelazzo, Michele di Tommaso, Bianca Luna Santoro, Andrea Fratellini e Zio Tore, Max Pieriboni, Francesca Cheyenne, Francesca Cipriani, Nadia Bengala, Angelo Sanzio, Cecilia Gayle, Patrizia Rossetti, Giancarlo Giavardi. Parterre di testimonial capitanato e diretto da Lorella Maselli. Il ricavato della vendita è devoluto alla protezione civile a sostegno dell’emergenza Covid 19.

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Giovane imprenditore, emblema dell’uomo che si è fatto da solo, Patrizio Fabbri è il creatore di Exclusive Paris, brand di cui è immagine e simbolo.

Re incontrastato della moda “urban”, Fabbri è stilista e icona dello "street wear”.

Tutti adorano i suoi capi, normal people e personaggi del mondo della musica e tanti vip .

"Il 16 Marzo avevo già organizzato uno shooting a Miami per la prima campagna vendite e per la promozione della mia nuova capsule proprio ispirata a Miami, poi tutto si è fermato"-dice Fabbri.

Quando uscirà la collezione?

"Faremo un grande lancio a Miami e anche a Roma nella mia boutique, ovviamente seguendo le norme sanitarie previste dalla normativa e vedremo come procedere al momento delle riaperture.

Se non ci saranno alternative, faremo tutto on line, ovviamente sarebbe più bello far vedere dal vivo la nuova collezione, ma dipenderà tutto dalle regole da seguire e ci adegueremo”.

Quale sarà la novità della collezione?

“Per la prima volta uscirà un completo camicia e pantaloncino per gli uomini, per le donne uscirà la prima capsule con short e maglietta e t shirt e pantaloncino dedicato a Miami, come tutta la collezione, tranne quella dedicata alle donne”.

Perché Miami?

“E’ una città bellissima, piena di colori, suoni, sole, profumi e palme; è lei la mia ispirazione per la mia nuova collezione.

Lo street wear continuerà a influenzare la moda, ma il mio stile piace a tutti, nessuno escluso”.

In questo periodo la maggior parte delle persone, stando a casa, usa la tuta, che, pero’ non è sinonimo di mancanza di stile…

“La bellezza passa anche da una tuta, dipende da quale, di che tipo e qualità, come EXCLUSIVE PARIS, che è PATRIZIO FABBRI; faccio tutto io, dalla a alla z, tessuti, grafiche, vestibilità; " sono sempre stato un appassionato di moda, sin dalle elementari ero il trend setter della classe, lanciavo le mode e tutti mi seguivano e imitavano. Oggi il mio è il primo brand del Lazio, ho una boutique in via Angelo Brunetti 35 a Roma, in zona Piazza del Popolo. La mia collezione è fatta solo di capi che mi piacciono. Molti mi chiedono di fare start up, ma io preferisco continuare per la mia strada. Sono esploso come fenomeno moda con la tuta di ciniglia nei vari colori, che è andata sold out, il prezzo è per un mercato medio alto. 

Non sono un figlio di papà, neppure un raccomandato, vengo dalla gavetta e da una famiglia normale, mi sono fatto da solo, ho iniziato da solo, non sono laureato, mi sono rimboccato le maniche e ho costruito il mio progetto. Fare un brand non significa prendere una maglietta già fatta e mettere il proprio marchio, equivale invece ad esclusività a novità. Questo momento mi tocca molto interiormente, umanamente per la gente che sta male e come imprenditore perché sono chiuso. Su Instagram ho fatto anche una campagna di raccolta fondi per sostenere l'emergenza e raccogliere fondi da destinare all'emergenza Corinavirus. 

Passerà e usciremo da questa crisi più forti di prima".

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Nell'ultimo mese l’avv. Giampaolo Berni Ferretti è intervenuto più volte per impedire che Milano si trasformasse in un'altra ecatombe come Bergamo. Già il 26 febbraio scorso ha presentato un esposto-querela alla Procura di Milano indicando espressamente la violazione gli articoli 438, 439 c.p. (reato di epidemia): era appena uscita un’intervista al prof. Walter Ricciardi, membro del Consiglio esecutivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, in cui si evidenziavano gli errori commessi dal Governo. ’L'Italia avrebbe dovuto muoversi come i Paesi europei più virtuosi - dichiara Berni Ferretti - non con magia e superstizione, e senza nessuna informazione sulla pericolosità del virus." Inoltre Berni Ferretti ha collaborato con la comunità cinese di Milano, bistrattata in quei giorni da alcuni media, mentre era stata proprio la prima a segnalare la gravità del fenomeno.  Per tutta risposta ai pregiudizi, la Comunità Cinese di Milano Municipio 1 in data 19 marzo distribuiva le mascherine nelle cassette postali in molti civici del Municipio 1 e in data 20 marzo donavano 20.000 mascherine FFP3 all’Ospedale Sacco, Fatebenefratelli, Buzzi e Macedonio Melloni. Grazie a questa donazione i loro operatori hanno potuto continuare a lavorare in sicurezza (loro e dei loro assistiti).

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In data 22 marzo donavano migliaia di mascherine all’Ospedale Sacco e in data 24 marzo ancora 1500 mascherine al sindacato SIULP delle forze dell’ordine  - prosegue Berni Ferretti -. Ci hanno cioè ricordato che per vincere questa guerra servono subito protezioni idonee per chi lavora in prima linea e servirebbe un controllo più incisivo del contagio tramite tamponi, controllo che al momento non sembra possibile, per i cittadini che presentano dei sintomi." Anche sugli aspetti economici Berni Ferretti è intervenuto più volte: a sostegno dei piccoli imprenditori, dei gestori delle stazioni di servizio cittadine, fino a proporre una temporanea flat tax per reagire ai danni creati dalla crisi.

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Il 2020 è l’anno in cui “Lo chiamavano Trinità” spengerà le candeline dei 50 anni. Era infatti il lontano Dicembre 1970 quando uscì nelle sale cinematografiche italiane per la regia di Enzo Barboni (in arte E. B. Clucher), e da lì ha negli anni raggiunto tutto il mondo consacrando la coppia cinematografica Bud Spencer/Terence Hill. Un record che di diritto pone questa pellicola amatissima come un vero e proprio cult movie .

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In epoca coronavirus,  i festeggiamenti in pompa magna previsti per questo successo e che erano nell’aria da tempo in Italia ed in molte parti dell’Europa sono stati necessariamente accantonati, almeno al momento. Come trascorre questi giorni di quarantena l’erede della dinastia dei Barboni, lo sceneggiatore e scrittore Marco Tullio, unico figlio di Enzo e anche nipote d'arte (suo zio Leonida era il celeberrimo direttore della Fotografia, amatissimo da Anna Magnani, n.d.r)? Glielo domandiamo.

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Marco Tullio, come stai trascorrendo questo periodo di isolamento dalla quotidianità a cui eri abituato?


La sveglia trilla alla solita ora. In giornate come quelle che stiamo vivendo potrei tranquillamente dormire di più. Ma ho scelto di non farlo. La situazione è già abbastanza straordinaria che non voglio perdere le abitudini virtuose dell’ordinarietà. Una di queste è rappresentata dalla mia mezz’ora di ginnastica mattutina. E’ sempre un buon avvio di giornata, ma nella circostanza lo è ancora di più: ossigena, ritempra e scioglie la tensione. E la tensione, consciamente o inconsciamente, si avverte. La consolle dell’ingresso, sulla quale sono disposti igienizzanti di vario tipo, guanti di varie taglie  e mascherine (le tre miracolosamente acciuffate prima che le altre si dessero alla latitanza), mi richiama bruscamente alla contingenza che consiglia di assumere ogni ragionevole precauzione tutte le volte che o io o mia moglie Clara o mia figlia Ginevra varchiamo la soglia di casa o facciamo ritorno nella medesima. 


Come passi il tempo, in particolare,  quando sei costretto ad uscire fuori casa?


Alle rare occasioni in cui esco per procacciare il cibo per la mia famiglia, si aggiungono quotidianamente le tre uscite riservate necessariamente alle necessità di Albert, il nostro barboncino. E’ lui l’unico, vero beneficiato dall’attuale situazione: coccole moltiplicate e azzeramento dei momenti di solitudine. I primi giorni di quarantena mi osservava con evidente perplessità indossare guanti e mascherina; adesso sa che quei genti sono propedeutici alla sua passeggiata e non aspetta più che si mette mano al guinzaglio per cominciare a festeggiare.

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Moglie e figlia non condividono il mio punto di vista sulle abitudini virtuose e, in osservanza al detto secondo il quale “non tutto il male viene per nuocere”, evitano qualsiasi forzatura al ritmo sonno-veglia. Con tutta la casa a mia disposizione, io dilato tutti i miei tempi, come quelli della colazione e della lettura dei giornali sul cellulare. Non fosse per l’inquietudine che inevitabilmente deriva da questa situazione obbligata di distanziamento sociale, apprezzerei ancora di più la piacevolezza di certi momenti che la serrata scansione dei ritmi quotidiani, proiettando troppo spesso la mente da ciò che si sta facendo a ciò che si deve fare, non consente solitamente di cogliere. Adesso che il tempo non manca, ce n’è per farmi la barba con il pennello, per preparare pietanze più elaborate, per fotografare i bei tramonti che si vedono da casa, per controllare definitivamente le bozze del mio prossimo libro in uscita, che si chiamerà “Matusalemme Kid /Alla scoperta di un cuore bambino” , per il quale sto vagliando la casa editrice di uscita. E per sperare che i festeggiamenti per Lo Chiamavano Trinità riprendano presto e siano rimandati solo di poco: ci tengo moltissimo a ricordare mio padre attraverso uno dei suoi successi più amati dal pubblico ed una delle sue intuizioni professionali più grandi.

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Alessio Musella Editore Exit Urban Magazine , mensile cartaceo che vuole parlare ai lettori in modo diretto semplice  e conciso , trattando argomenti che si dividono tra  Fotografia, cultura, Musica , con un’ attenzione speciale verso l’Arte , solo 4 pagine, articoli, brevi, che rimandano , per eventuali approfondimenti, ai social dei personaggi raccontati e Christian Gancitano (in arte Chris Gangitano) Direttore Creativo, Curatore e Critico d’arte indipendente Specializzato in street art e urban art, arti neo pop , Iniziano una  collaborazione che vede al centro dell'interesse Musica , Street Art, culture urbane e neo Pop, creando una rubrica che sarà presente a partire da Maggio 2020  su ogni numero della rivista , gestita in piena autonomia dal main curator di Comunicarearte - Atelier Spazio XPO - , associazione culturale non profit, membri della Casa degli artisti di Milano, attiva da anni per la rigenerazione urbana di alcuni territori e quartieri di Milano, tra i quali Nolo.Un binomio che promette innovazione nel mondo dell'Arte.

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