Penelope

Nella lite tra "secchione" spunta Delrio

Brunella Bolloli

Fino a qualche mese fa era la sindaca più amata d'Italia, al vertice della classifica di gradimento degli amministratori locali, eppure adesso Chiara Appendino, prima cittadina Cinquestelle di Torino, comincia ad avere qualche problema. Sindacati in piazza, opposizioni unite contro la sua giunta, dipendenti del Teatro Stabile infuriati per i tagli, parroci pronti alla scomunica, ristoratori in crisi di introiti a causa delle politiche grilline: fortuna che è rientrata la polemica con le pompe funebri (dopo un tira e molla hanno ottenuto la deroga per circolare nella domenica ecologica), altrimenti la giunta Appendino avrebbe avuto contro tutti. Lei, Chiara, rigorosa e attenta ai conti, tira dritto e dà la colpa al governo: non ci passa i 61 milioni di euro che ci spettano, lamenta da giorni. Si tratta dei fondi di compensazione per i mancati versamenti dello Stato con il passaggio dall'Ici all'Imu e poi ancora alla Tasi durante i governi Monti e Letta, su cui l'amministrazione torinese, forte di due sentenze del Tar e del Consiglio di Stato, ha deciso di inviare un'ingiunzione a Palazzo Chigi. Una richiesta che la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, giudica irricevibile: