Penelope

Mamme oltre la malattia

Brunella Bolloli

Il 22 aprile ricorre la giornata nazionale della salute della donna. Un appuntamento che, in realtà, non dovrebbe essere circoscritto a una data, così come è ormai inutile celebrare la festa della donna, quella dei nonni, quella della terra, della mamma, del papà, degli innamorati, degli zii e perfino del cane. Ogni giorno è buono per cercare di stare bene e per non smettere di curarsi. Però visto che così è stato deciso a livello nazionale, ospedali e cliniche si sono organizzati con progetti ad hoc e a Torino, Sant'Anna-Città della Salute, ce n'è uno che vale la pena menzionare. Si tratta dell'iniziativa chiamata "Mamme oltre il tumore" ed è rivolta alle donne con diagnosi di tumore che desiderano avere un figlio. Una maternità nonostante la malattia, con il terrore, magari, di non riuscire a portarla a termine o di ripercussioni sul nascituro, ma la forza della vita prevale sulla paura del futuro, e nel reparto di Ostetricia e Ginecologia del Sant'Anna, diretto da Chiara Benedetto, si affronta con le pazienti il dramma del cancro, sia per chi ha già avuto un figlio e vuole ritentare, sia per chi ha scoperto la malattia durante la gravidanza e non sa come fare, sia per chi è guarita dal tumore e teme che possano esserci recidive che impediscono di mettere al mondo un figlio in sicurezza.  Attraverso un percorso codificato diagnostico-terapeutico, le pazienti affette da neoplasia, avranno tutta l'assistenza che meritano. E questo è già un modo per prendersi cura di sé in qualunque giorno dell'anno, con l'occasione del 22 aprile un po' di più.