Penelope

Donne, riprendiamoci il rosa (della vita)

Brunella Bolloli

Si sta concludendo questa giornata internazionale contro la violenza sulle donne, piena di mobilitazioni ed eventi, e mi viene un pensiero, forse banale: perché hanno scelto il colore arancione? Bellissima tonalità, piena di calore, di estate e di profumi forti, ma così lontana da noi donne. E invece è tutto un tripudio di palazzi illuminati da fari arancioni, panchine della stessa tinta, monumenti vestiti dello stessa luminaria, perfino la fiamma dei carabinieri si è colorata così ed è tutto arancione questo 25 novembre perché così ha deciso l'Onu, l'organizzazione delle Nazioni Unite in segno di ottimismo e di futuro luminoso. Ok. Però l'arancione è anche il colore della rivoluzione di Juscenko in Ucraina, oltre che del movimento di De Magistris che voleva Antonio Ingroia premier e poi s'è visto com'è andata a finire. Ricordate Giggino 'a Manetta con la bandana color carota appena eletto sindaco di Napoli che gridava tutto esagitato: "Amm scassato"? Ecco, ora pensare che lo stesso colore viene usato per combattere contro la violenza sulle donne mi suona un po' strano. Preferirei il rosa, classico ma molto femminile. Ma forse sbaglio io, eh. Comunque, la giornata contro la violenza sulle donne deve essere sempre, sia chiaro.