Penelope

Ci voleva Gudrun, dopo 102 anni

Brunella Bolloli

A suo modo anche questa è una piccola grande rivoluzione. E sebbene non riguardi istituzioni politiche o aziende quotate in Borsa, tocca una delle più grandi realtà mondiali del volontariato e del sociale. Il Lions Club International, per la prima volta in 102 anni, ha una presidente donna. Si chiama Gudrun Yngvadottir, viene da Gardabaer in Islanda, ed è uno scienziato biomedico che ha deciso di dedicare la sua vita alla ricerca e anche all'aiuto del prossimo. Una donna dagli occhi chiari, il sorriso aperto e la volontà di ferro che ha deciso che anche in questo settore era venuto il momento di fare più spazio alle donne ed ecco l'iniziativa "New Voices", lanciata durante la Convention di Las Vegas, per incrementare la presenza femminile nel Lions International ed aumentarne la leadership. Nel mondo lionistico dal '92, Gudrun si è distinta nel suo club, quindi a livello distrettuale, poi nazionale fino a raggiungere il vertice dell'associazione che ha come slogan "We Serve", noi serviamo. In questi giorni la Yngvadottir è in Italia, ieri a Roma dove ha voluto incontrare la stampa.  Oggi è ad Amatrice, la cittadina del Lazio distrutta dal terremoto dell'Italia Centrale del 2016 per cui il Lions ha raccolto cifre importanti (381.419 dollari) per il progetto di ricostruzione post-sisma chiamato "Amate Amatrice":  restauro di una piazza e aree esterne al Polo del Gusto, della Tradizione e della Solidarietà. Per Arquata del Tronto, altro territorio duramente colpito dal terremoto, i Lions hanno realizzato "il Borgo Lions dell'amicizia", costituito da 9 abitazioni di circa 50 metri quadrati l'una oltre a un centro di aggregazione sociale. A Camerino, sempre nelle Marche, il grande cuore dei Lions di tutto il mondo hanno portato in dote 736.168 dollari creando "l'Insula Lions Fonte San Venanzio" e anche qui alloggi e centri aggregativi. Il Lions Club, realtà internazionale, l'associazione con il simbolo del leone, è stato fondato nel 1917 e da allora ha lasciato un segno profondo nella vita di milioni di persone in tutti i continenti, portando aiuto a chi ne ha bisogno, giovani e anziani, ma senza il business della cooperazione. Nessuno si arricchisce perché essere Lion non è un lavoro, ma un hobby, uno stile di vita. Al servizio degli altri.