Penelope

Se gli insulti sono alla leghista, le femministe non si scandalizzano

Brunella Bolloli

Quando vengono toccate loro, apriti cielo. C'è un vizietto che alberga nelle signore della cosiddetta sinistra e le rende sempre così vittime, scandalosamente indignate quando sono colpite nella loro dignità di donne, parlamentari, femmine: fanno le barricate e pretendono le scuse pubbliche, lanciano crociate e sollevano polveroni e, per carità, è giusto difendersi e non stare zitte se si pensa di avere subìto dei soprusi ma se deve essere una difesa della categoria "donne" in quanto donne, allora bisognerebbe essere coerenti e allargare l'orizzonte anche verso le altre donne, e se sono di parte politica avversa non importa. Invece, le vestali del Pd renziano Maria Elena Boschi, Anna Ascani, Alessia Morani, non hanno aperto bocca di fronte alla valanga di letame scaricata addosso all'europarlamentare della Lega Mara Bizzotto colpevole, secondo gli odiatori del web "de sinistra" di avere detto ad Agorà che