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Solo La Banca della Magliana può salvare Un due tre stella

la banca della magliana sketch

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Un due tre stella (mercoledi La7) sarebbe pure un discreto programma, se non ci fosse Sabina Guzzanti nella sua globalità riottosa  e partigianamente demodè. Quei monologhi sono una cosa brezneviana: trasudano odio per un nemico che non c'è più, mentre il nuovo nemico -Monti- caricaturato con mestizia fa tutto tranne che ridere. Però vi è del buono nella trasmissione. Per esempio , Caterina Guzzanti -molto più brava della sorella- che fa la militante di Casa Pound è una trovata. Per esempio, La Banca della Magliana, la parodia in chiave finanziaria in tempo di crisi della banda della Magliana, è un esperimento inedito di metatelevisione innestata nella satira. In 4.48 minuti vi si stagliano tutti gli attori del Romanzo Criminale di SkY ( tranne Vinicio Marchioni-Er Freddo) curiosamente imbrancati in uno sketch di un programma comico che ne disseziona il mito.  Il primo episodio, girato adrenalinicamente alla Quentin Tarantino, vede la crudele Banda rapire un direttore di banca con tanto di riscatto; ma non conoscendo l'euro ("Co' questi te compri Parco della Vittoria") i criminali si trovano inizialmente spiazzati. "L'euro, Maastrich, Ciampi, Prodi. Non li avete sentiti? Ma dove  venite?" spiega il bancario."Ma siete ancora alle rapine? Non sapete che oggi ci sono i derivati, il credito al consumo , il tasso al 3,65%, il taeg..."i. Da lì , i fetentoni della banda vanno in cortocircuito: "A diretto' ma che ce stai a cjonà?". Ma, sempre da lì, ecco l'intuizione del Libanese, il cervello del gruppo: "Pijammose 'na banca, prima che ce pensino gli altri". E partel'escalation. Sequenze seppiate, velocissime. Il direttore rapito che spiega ai criminali, davanti a una lavagna, i concetti di aggiottaggio e di spread -in un'ardita citazione di Totò nei Soliti ignoti di Monicelli- ; e gli omicidi dei vari consigli di amministrazione degli istituti di credito; e gli euri che scorrono a fiumi nelle tasche dei banditi che da dediti a droga, rapine e mignotte diventano finanzieri. "Ahò i Bot non rendeno più...". Il fatto di sapere distinguere tra "crac finanziario" e crac come "droga che è, na pporcheria, meglio l'eroina..." rende i criminali buzziconi simpatici; ma lascia in bocca l'amaro epilogo dell'Italia ai tempi della crisi. Ora, tra una citazione pseudo colta e l'altra (in controluce si legge l'aforisma di Brecht sulle banche: è più ladro non chi ruba in banca , ma chi la fonda), la Banca della Magliana sta diventando un piccolo cult non tanto nel programma della Guzzanti da cui è ingiustamente fagogitato, bensì su Youtube. L'idea di partenza, in effetti, è buona,  è un guizzo autorale. Pure se la sensazione, guardando questo microracconto che col resto di Un due tre stella nulla c'azzecca, è come quella di trovarsi davanti alle prime puntate di Lost: ci sono colpi di scena, ritmo serrato, elementi di narrazione sparsi qua e là come semi in un campo arato. Fico. Molto fico. Ma dopo l'idea iniziale, caro sceneggiatore, come cavolo vai avanti? La Banca se la prende Fassino? Er Libanese spara a Passera e diventa ministro dello Sviluppo? Torna Er Freddo e manda in default il Portogallo....?      

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