Mes, Giuseppe Conte: "Non temo il confronto con il Parlamento"
Baraonda Bancaria
Buone notizie per i correntisti. Meno banche sotto il cappello dei commissari di Banca d'Italia. Vuol dire che è tutto ok? No, ma certamente si tratta di un segnale positivo: diminuiscono, infatti, gli istituti di credito Se si escludono le quattro banche per le quali è stata disposta la risoluzione (Marche, Etruria, Chieti e Ferrara), a fine settembre del 2015 risultavano in amministrazione straordinaria 11 intermediari bancari, di cui sette banche di credito cooperativo, due piccole popolari, una spa e un ente pubblico.
Tra il 30 settembre 2015 e il 31 gennaio 2016, sono stati restituiti alla gestione ordinaria sei intermediari (Cassa di Risparmio di Loreto, Banca Popolare dell'Etna, Cru di Folgaria, Credito Trevigiano, Bcc di Cascina, Bcc di Terra D'Otranto); per due ulteriori banche di credito cooperative (Bcc) sono state avviate procedure di liquidazione ma senza perdite per i creditori.
Le tre procedure ancora aperte sono in corso di definizione; se si esclude l'istituto per il Credito sportivo - per il quale la procedura e' ancora in piedi solo perche' si e' in attesa delle nomine dei nuovi organi, di competenza governativa - rimane sostanzialmente ancora in corso solo la procedura relativa alla Banca Popolare delle Province Calabre, piccola azienda monosportello.
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Commenti all'articolo
frenand
15 Febbraio 2016 - 17:08
ha già dato e soprattutto preso tanto, meglio che si riposi
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