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In calo le banche commissariate, buone notizie per i correntisti italiani

FRANCESCO DE DOMINICIS
FRANCESCO DE DOMINICIS

A Libero dal 2007, è in forza alla redazione di Roma dove si occupa di economia e soprattutto di banche. Il nome di questo blog, Baraonda bancaria, è ripreso dal titolo di un libro scritto nel 1960 da Alberto de' Stefani nel quale l'autore racconta la sua esperienza nel salvataggio del Banco di Roma negli anni 20: è la storia di intrecci politici e gestioni fuori legge. Dopo un secolo, nell'industria finanziaria italiana, non sembra cambiato granché.

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Buone notizie per i correntisti. Meno banche sotto il cappello dei commissari di Banca d'Italia. Vuol dire che è tutto ok? No, ma certamente si tratta di un segnale positivo: diminuiscono, infatti, gli istituti di credito Se si escludono le quattro banche per le quali è stata disposta la risoluzione (Marche, Etruria, Chieti e Ferrara), a fine settembre del 2015 risultavano in amministrazione straordinaria 11 intermediari bancari, di cui sette banche di credito cooperativo, due piccole popolari, una spa e un ente pubblico. Tra il 30 settembre 2015 e il 31 gennaio 2016, sono stati restituiti alla gestione ordinaria sei intermediari (Cassa di Risparmio di Loreto, Banca Popolare dell'Etna, Cru di Folgaria, Credito Trevigiano, Bcc di Cascina, Bcc di Terra D'Otranto); per due ulteriori banche di credito cooperative (Bcc) sono state avviate procedure di liquidazione ma senza perdite per i creditori. Le tre procedure ancora aperte sono in corso di definizione; se si esclude l'istituto per il Credito sportivo - per il quale la procedura e' ancora in piedi solo perche' si e' in attesa delle nomine dei nuovi organi, di competenza governativa - rimane sostanzialmente ancora in corso solo la procedura relativa alla Banca Popolare delle Province Calabre, piccola azienda monosportello.

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