Complimenti per la trasmissione

Se a Ballando entra Morgan ed esce l'ascolto

Francesco Specchia

Sarà che nel ballo possiedo la grazia di un carro funebre le cui ruote fanno gemere il ciottolato, come diceva Longanesi. O sarà che mi urtano non poco i litigi lividi e posticci in tv, specie fra donne polemiste; litigi inessenziali alla trama come, per dire, quelli fra la giurata Selvaggia Lucarelli e la concorrente Alba Parietti. Sarà che da Milly Carlucci, dopo anni di paso doble, piroette e caschè e superospiti improbabili e quasi sempre ben pagati, si potrebbe anche cambiare registro. Sarà per questo Ballando con le stelle (Raiuno, sabato prime time) non è annoverato fra i miei programmi preferiti. “Eppure, guarda non è male…” mi fanno delle colleghe che s’inchiodano nei week end sul divano smanettando sul telecomando. E, in effetti, qualcosa di apprezzabile c’è stata, in quest’edizione: le tenere performance del rugbysta Castragiovanni; o la sfida alle tenebre a passi di danza del parolimpico cieco Oney Tapia con la musica nel sangue che lo guida come se avesse un sonar interno; o la nonna danzerina di Fabio Basile, anche se non avevo la minima idea di chi fosse Fabio Basile. Ballando con le stelle, nel suo genere continua ad essere punto di riferimento; non per nulla l’ultima settimana aveva battuto il diretto concorrente Amici, ribaltando una gerarchia d’ascolto ormai storica del sabato sera. Poi, però Milly ha voluto strafare, arruolando Morgan imbucato in frac a chiusura delle danze. Morgan, appena fatto fuori, appunto, dalla De Filippi prometteva –in uno straniante clickbaiting,- l’esca mediatica- “tutta la verità”. Che, in realtà era la verità sul valzer, sulle varianti di Strauss, sul liscio di Casadei, su De André e Stanley Kubrick. Una lezioncina anche appassionata, che non ha prodotto i risultati sperati, dato che Amici ha ripreso il controllo dell’ascolto (share 21,18% con il ritorno di Emma Marrone come coach della squadra bianca contro il 19.83%). Dovremmo smetterla con questi trucchetti acchiappascolti, suvvia. E la stessa cosa vale per Giletti che ha riproposto nella sua trasmissione lo scazzo eterno Parietti/Lucarelli come si trattasse del match del secolo Mayweather /Pacquiao. Anche perché poi, passano in secondo piano il capezzolo di Martina Stella uscito dal suo alveo naturale mentre ballava con la sorella; o le rigidità della modella Xenya nel boogie col fratello richiamato dalla Russia, cosparso di lacrime; o la trombatura della De Sio che assume contorni da dramma pirandelliano. Mah...