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Gli immigrati e il muro? Ecco perché Trump ha già vinto

Glauco Maggi
Glauco Maggi

Giornalista a NYC per Libero, autore di Figli&Soldi (2008), Obama Dimezzato (2011), Guadagnare con la crisi (2013), Trump Uno di Noi (2016). Politica ed economia. Autori preferiti: Hayek, M.Friedman, T.Sowell

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Prima ancora di mettere giu' il primo mattone per costruire il muro piu' famoso e controverso, anche se e' di la' da venire, Trump ha gia' vinto. Entrato alla Casa Bianca sull'onda della parola d'ordine “debelleremo la immigrazione clandestina”, l'aver fatto la voce grossa in campagna e l'aver firmato da presidente due ordini esecutivi che rafforzano la protezione del paese in termini di migliaia di agenti da assumere (15 mila) e di leggi da far rispettare con rigore ha gia' dato frutti concretissimi. Gli attraversamenti illegali di stranieri senza documenti dal poroso confine meridionale sono crollati del 40% nel primo mese di Donald il terribile. E' stato il ministro della Sicurezza Interna John Kelly a rendere pubblici i numeri raccolti dalla “U.S. Customs and Border Patrol”, l'agenzia degli agenti frontalieri che e' incaricata dei controlli e degli arresti. In febbraio, il primo mese “pieno” di Trump, il numero degli attraversamenti illegali e' calato da 31.578 di gennaio a 18.762 individui. Di solito, si noti bene, le statistiche rilevano invece un incremento dell'ordine tra il 10% e il 20% da gennaio a febbraio. “Il crollo nelle catture degli illegali mostra una marcata inversione del trend”, ha detto Kelly, che ha aggiunto: “Da quando e' stata implementata la politica degli ordini esecutivi tesi a far rispettare le leggi sulla immigrazione, le catture e gli stop alle azioni non permesse sono in un trend di discesa verso un totale mensile che si avvia ad essere il piu' basso da almeno 5 anni a questa parte”. “Rimarremo vigilanti per rispondere ad ogni cambiamento in questi trends, anche perche' solitamente i numeri di ingressi illegali aumentano tra marzo e maggio”, ha avvertito Kelly. “Comunque, questi risultati preliminari del primo mese di attivita' sotto il nuovo indirizzo mostrano che applicare la legge conta (allusione ai raid delle settimane scorse mirati a ricercare, individuare, catturare ed espellere i clandestini con la fedina penale sporca NDR), che l'opera di dissuasione conta, che l'applicazione di un programma complessivo di applicazione delle leggi puo' avere un impatto”. Insomma, se la tendenza al freno di arrivi dei clandestini si confermera' nei prossimi mesi, Trump incassera' una vittoria inaspettata, basata solo sull'effetto “annuncio”. E' un po' quello che e' successo a Wall Street. Il mondo del business e gli investitori (nazionali ed anche internazionali, ossia coloro che, soprattutto in Europa, criticano Trump perche' “impresentabile” ) si sta tuffando sulle azioni americane sapendo che il piano del presidente repubblicano di taglio delle tasse e delle regolamentazioni non potra' che far bene alle aziende, ai profitti, e alle quotazioni di borsa dei titoli. Durera' il doppio miracolo degli immigrati clandestini che rinunciano a sfidare Trump non tentando nemmeno di infiltrarsi, e delle azioni premiate da un contesto fiscale piu' favorevole a beneficio dei risparmiatori? In larga misura dipendera' dal pragmatismo dei repubblicani nel Congresso, che dovranno trovare un compromesso tra le due ali, quella moderata e quella iperconservatrice. Sia sull'aggiustamento di Obamacare, sia sulla soluzione strategica di una riforma dell'immigrazione (Trump ha detto che “e' possibile”, mostrando un voto da colomba), sia su un accordo condiviso sulla riduzione delle imposte per imprese e famiglie che tenga conto delle esigenze di bilancio pubblico, il GOP ha in mano le chiavi per il successo o per il fallimento di un presidente che e' oggi il loro naturale alleato dopo gli otto anni dell'avversario inconciliabile Obama. di Glauco Maggi  twitter @glaucomaggi

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