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Il terrorista sandinista e la islamo-fascista. I due amici del sindaco di New York De Blasio

Glauco Maggi
Glauco Maggi

Giornalista a NYC per Libero, autore di Figli&Soldi (2008), Obama Dimezzato (2011), Guadagnare con la crisi (2013), Trump Uno di Noi (2016). Politica ed economia. Autori preferiti: Hayek, M.Friedman, T.Sowell

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La deriva dei Democratici, ben rappresentati a New York da Bill de Blasio che il prossimo novembre dovrebbe essere rieletto sindaco, non ha limiti a sinistra, dalla nostalgia per un terrorista filomarxista assassino portoricano all'onore dato ad una palestinese islamo-fascista di parlare agli studenti della Universita' pubblica della citta'. In persona, come ho scritto nel precedente articolo del 25 maggio, (http://www.liberoquotidiano.it/blog/glauco-maggi/12396187/la-parata-dei-portoricani-a-new-york-una-grana-per-il-governatore-andrew-cuomo.html ) Bill "il sandinista" sfilera' l'11 giugno alla testa del corteo della comunita' portoricana. Quest'anno, cio' significa "onorare come eroe" Oscar Lopez Rivera, terrorista condannato a 55 anni (e graziato da Obama in gennaio) per aver organizzato negli Anni 70-80 120 attentati dinamitardi che hanno fatto 6 vittime. Lo ha deciso il Comitato Organizzatore della Marcia, i cui membri sono in combutta politica, anzi diretti, dalla Speaker Melissa Mark-Viverito, Democratica portoricana alleata di de Blasio. E oggi de Blasio stesso, attraverso la CUNY, (City University of New York), il college municipale, ha voluto mandare un altro inquietante messaggio agli studenti e alla citta'. La CUNY e' una delle pochissime residue istituzioni che (fino ad oggi, ma altre 'fughe' sono attese) hanno mantenuto la sponsorizzazione della sfilata. Le altre, dalla Coca Cola a tutte le radio e Tv locali, ispaniche e non, si sono ritirate. Ma, in aggiunta alla disdicevole adesione all'onorificenza per il terrorista non pentito Rivera, James B. Millikin, il presidente dell'Universita' CUNY, ha deciso che quest'anno il tradizionale, solenne discorso al corpo intero dei docenti e dei laureati, sia tenuto da Linda Sarsour. Musulmana palestinese-americana che si autodefinisce "femminista", la Sarsour e' una attivista nella "resistenza" a Trump, tra le organizzatrici della marcia delle donne di Washington pro Hillary il giorno dopo l'inaugurazione del presidente repubblicano. Ma e' soprattutto una militante islamo-fascista, dal momento che sostiene pubblicamente la legge della Sharia e appoggia un sistema politico che di principio reprime le donne, celebra i bambini guerrieri palestinesi nei social media e nel suo curriculum culturale vanta questa perla: "Mi piacerebbe strappare le loro vagine, non meritano di essere donne", un tweet sparato contro due antagoniste politiche. Sul sito Middle East Forum, A.J. Caschetta, della The New English Review, ha fatto il profilo del personaggio Sarsour, a cui e' stato dato tanto onore pubblico dai DEM. E' la prova piu' chiara della degenerazione filo-islamica e anti Israele dell'ala oggi trainante del partito, quella di de Blasio, di Bernie Sanders e Elizabeth Warren, del direttore del Comitato Nazionale Democratico Tom Perez e del suo vice Keith Ellison, deputato musulmano che dopo l'11 settembre 2001 fece dichiarazioni "cospirazioniste". "Barack Obama aveva onorato Sarsour come Campione del Cambiamento", ricorda Caschetta, " ma oggi il suo endorsement della legge della Sharia e la sua leadership nel movimento BDS ("Boicotta, Disinvesti e Sanziona" Israele) avrebbe dovuto squalificarla da candidata a parlare in una istituzione educativa. Ayaan Hirsi Ali, intellettuale islamica riformista antiterrorismo, una delle due donne la cui vagina la Sarsour vorrebbe confiscare, la definisce una 'femminista fasulla'. E Brigitte Gabriel, l'altra donna nel mirino di Sarsour, la chiama una "manipolatrice super che con successo abbindola il movimento credulone delle donne". Ariel Behar di IPT News ha scritto che la Sarsour e' specializzata nel cercare di "zittire quelli che citano la sua storia di celebratrice dei terroristi e di attivista con posizioni radicali chiamandoli 'islamofobi'". Cospirazionista, la Sarsour ha tra l'altro sostenuto che il terrorista Umar Farouk Abdulmutallab, diventato celebre per il fallito tentativo di far saltare l'aereo su cui viaggiava sopra gli USA con la bomba nascosta nelle mutande era "un agente della CIA". Mentre nei college americani e' praticamente impossibile per scrittori e giornalisti di idee conservatrici essere invitati a parlare in incontri pubblici, pratica sintomatica dell'andazzo di intolleranza vigente tra i liberal della sfera accademica verso i dissenzienti, e' una perfetta cartina di tornasole che una estremista antisionista sia stata invitata a tenere, addirittura, un discorso che dovrebbe ispirare i giovani per la loro vita futura mentre fanno il salto dalle aule alla societa'. L'argomento del "rispetto del primo emendamento", accampato dal presidente della CUNY per difendere il ruolo dato a Sarsour, non esiste in questo caso. Ovvio che la islamo-fascista puo' dire quello che vuole in America. E infatti lo fa, ovunque e soprattutto in un'universita', anche se lo stesso diritto e' negato ai conservatori o semplicemente a chiunque non sia genuflesso a Black Lives Matter, a Occupy Wall Street e compagnia protestando. Ma la CUNY ha il potere, e il dovere, di scegliere l'oratore "giusto" per un "commencement speech". Cio' comporta una responsabilita' educativa precisa, e la CUNY e de Blasio, non possono nascondersi dietro il "diritto di parola" della Sarsour. Offrendo una cattedra d'onore alla radicale pro Hamas, l'universita' ha fatto una dichiarazione di sostegno delle sue idee antisioniste estremiste, invitando i giovani a condividerle. E' lo stesso approccio di de Blasio verso la sfilata al fianco del terrorista rosso. In polemica con il sindaco, la candidata repubblicana che cerca la nomination del GOP per sfidarlo, Nicole Malliotakis, ha detto che "celebrare Lopez Rivera oggi e' equivalente a dire tra 40 anni che e' OK onorare un membro di Al Qaeda". Non ha citato il caso della Sarsour alla CUNY, ma la Malliotakis non poteva essere piu' azzeccata nell'apparentamento tra il terrorismo marxista e il terrorismo islamo-fascista coccolati da tanti DEM di oggi. di Glauco Maggi

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