La testimonianza

"Un tuffo al cuore, per me e mia moglie. Vi racconto come abbiamo vissuto l'attentato a New York"

Glauco Maggi

E il mondo guarda ancora a New York, a downtown Manhattan, a pochissima distanza da Ground Zero. Il cielo terso di ieri era lo stesso di quell'11 settembre, e identica e' l'angoscia che mi ha preso, anche se ero al sicuro in casa mia, lontano da Tribeca. La magnitudo dell'attacco e' ovviamente del tutto diversa, ci sono stati 8 morti e una dozzina di feriti, contro le migliaia delle Twin Towers: ma non c'e' newyorkese che non ha subito pensato a quelle ore tragiche e non ha rivissuto l'angoscia. La identica cornice dell'West Side e' raggelante : i poliziotti sono accorsi a centinaia, impotenti a dare sicurezza alla gente frastornata, che ho visto camminare con gli occhi sbarrati e intensi. "Caos e paura nella folla", hanno commentato a caldo i corrispondenti di tutti i network locali, dalle 3 del pomeriggio. Da ieri, sono sintonizzati quasi senza sosta sulla scena del crimine. La ricostruzione precisa dei fatti chiedera' tempo, e sara' possibile dire di piu' del killer, del suo passato e della sua radicalizzazione. Ma il tuffo al cuore e' di adesso, paralizza me e mia moglie cosi' come eravamo choccati ad assistere in diretta ai crolli delle Torri di 16 anni fa. Da allora abbiamo sempre temuto di trovarci ancora, nel futuro, travolti da un altro attentato. Per mesi, e poi per anni, ci siamo sempre detti che la domanda non era "se" fosse accaduto ancora, ma "quando".... Anche se l'eccellente polizia di New York, anno dopo anno, e' riuscita a tenere lontane le minacce dei terroristi, bloccando e facendo abortire tanti complotti di radicali - oggi il capo della polizia ha parlato di 2000 azioni che hanno salvato chi sa quante vite, la lunga teoria degli attentati di strada, da Nizza a Londra, da Parigi a Berlino, era un monito costante, una nuvola pronta alla grandine... Adesso anche la nostra New York ha le sue strade bagnate del sangue degli innocenti, e l'illusione di aver pagato tutto in quell'11 settembre e' finita. di Glauco Maggi