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Bambini separati dai genitori (clandestini): perché Trump deve andare a lezione da Melania

Glauco Maggi
Glauco Maggi

Giornalista a NYC per Libero, autore di Figli&Soldi (2008), Obama Dimezzato (2011), Guadagnare con la crisi (2013), Trump Uno di Noi (2016). Politica ed economia. Autori preferiti: Hayek, M.Friedman, T.Sowell

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Il problema dei bambini entrati clandestinamente negli USA sta scoppiando nelle mani di Trump, la cui amministrazione non ha certo bisogno di un motivo in piu' per essere criticata come anti-migranti. E' vero che di minori “irregolari” negli USA ce ne sono di due tipi. Ci sono le centinaia di migliaia che arrivano in Texas o in California, come dice la burocrazia dell'Agenzia per l'immigrazione, “non accompagnati”. Cioe' che sono stati “affidati” dalle famiglie disperate dei paesi del Centro e del Sud America ai trafficanti di merce umana che, a carissimo costo, provvedono al trasporto fino ai posti di blocco al confine e li' vengono ‘scaricati'. Costoro non sono politicamente tossici, nel senso che e' il sistema legale americano a prevedere che cosa farne, e i due partiti si spartiscono la responsabilita' storica di non avere una legge adeguata. I Democratici passano per avere piu' a cuore gli ispanici perche' sono sempre pro-amnistia, i Repubblicani sono piu' duri nel cercare di proteggere i confini, e con Trump e il suo Muro hanno enfatizzato la sicurezza e il rispetto della legge. Fin qui, niente di eccezionale. Ma ora sono entrati in scena gli altri minori irregolari, quelli di secondo tipo: “i separati da Trump”. La verita' e' che e' la “zero tolleranza” di Trump nell'applicare la legge attuale, in vigore da decenni, la causa della moltiplicazione, settimana dopo settimana, di minori staccati dai genitori. Ma chi se ne accorge? E chi e' disposto, comunque, ad ascoltare questa sottigliezza giuridica? Si calcola che potrebbero essere circa 30mila, entro la fine di agosto, i ragazzini e le ragazzine a finire nelle cure del Ministero della Salute e dei Servizi Umani, mentre le loro mamme o papa' sono sotto custodia del Ministero della Sicurezza nazionale e del Dipartimento della Giustizia che esaminano la loro situazione per decidere della loro sorte. Un funzionario della “Salute e Servizi Umani” ha dichiarato, anonimamente perche' non autorizzato a parlare con i media, che nelle recenti settimane il ritmo di bambini presi in carico dal suo ministero si e' stabilizzato sui 250 al giorno. Se il trend persiste, sommando i nuovi arrivi ai 18.500 gia' sotto “affidamento” si arrivera' alla cifra imponente di 30mila minori ‘sequetrati'  a inizio settembre, quando mancheranno due mesi al voto di medio termine e la questione sara' ovviamente usata dai Democratici per bastonare il Trump “senza cuore” e i suoi compagni di partito. La Casa Bianca avra' dalla sua l'argomento del comportamento rigoroso nel far rispettare la legge: in questo caso, e' controproducente e patetico. Si sa, infatti, che chi entra illegalmente negli USA commette un reato, e se lo fa assieme a un figlio minore, dopo un certo periodo - durante il quale la giustizia fa il suo corso per decidere la sorte dell'immigrato clandestino - il minore viene staccato dalla famiglia e assegnato ai Servizi Sociali. La misura non e' diversa dalla separazione che subisce una famiglia in cui la mamma commette un crimine, e non puo' tenersi in cella il figlio oltre un certo periodo. E' una misura “umanitaria” nel fine, ma politicamente esplosiva e negativa nelle sue conseguenze. Infatti non era mai stata usata in precedenza, perche' i governi chiudevano gli occhi, di fatto, davanti alle norme e avevano inventato la scappatella del “prendi e rilascia”: se una famiglia con minori veniva colta ad entrare di nascosto in America, gli adulti venivano sommariamente registrati al posto di frontiera e “invitati” ad apparire dopo qualche tempo davanti a un giudice per il processo. Ovviamente nessuno si presentava alla data della convocazione, e cosi' la famiglia, irregolare ma unita, entrava nel tessuto sociale USA e contribuiva alla formazione dell'esercito di clandestini attualmente valutato su 11-12 milioni. Il governo – va da se' - distingue questi casi di adulti con minori entrati illegalmente dalle famiglie che si presentano ai posti di frontiera e chiedono legittimo asilo, per motivi politici e di sicurezza contro le violenze subite nei loro paesi. Queste famiglie non subiscono separazioni, e i bambini restano con mamma e papa' mentre le autorita' processano la richiesta e decidono di accoglierla, o respingerla, caso per caso. Trump puo' pensare, anzi lo ha detto, che la sorte dei bambini separati dalle mamme – il tutto con i crismi della legge - e' uno strumento di pressione sul Congresso perche' si convinca a finanziare il Muro e altre iniziative contro i clandestini. In realta' e' un autogol clamoroso, perche' credere che i Democratici si muovano a compassione per i minori staccati dalle famiglie e' un esempio di stupidita' politica, altro che “arte della trattativa”. Regalare ai Democratici lo slogan del Trump che fa “campi di concentramento per piccoli migranti innocenti”, come sicuramente avverra' quando il numero aumentera' sempre piu' e i posti di raccolta saranno sbattuti in prima pagina sul New York Times, e' un qualcosa di insperato per Nancy Pelosi e Chuck Schumer, i capi dei parlamentari DEM. Infatti non gliene puo' fregare di meno dei bambini ispanici, ai liberal, altrimenti Obama avrebbe risolto la questione della immigrazione irregolare nei primi due anni da presidente, quando aveva anche la supermaggioranza in Congresso per far passare quello che voleva. Invece i DEM hanno sempre visto la situazione dei clandestini come un martello con cui picchiare il GOP, e avere oggi, addirittura, l'argomento delle famiglie spezzate e' quanto di meglio. Persino Melania si sta dimostrando piu' politicamente avveduta del marito: “La signora Trump odia vedere i bambini separati dalle loro famiglie e spera che entrambe le parti politiche possano finalmente mettersi insieme per raggiungere una riforma della immigrazione di successo”, ha fatto dire la First Lady alla sua portavoce in una intervista alla CNN. “Melania crede che abbiamo bisogno di essere un paese che segue tutte le sue leggi, ma anche un paese che governa con il cuore”. Come dire: caro Donald, capisco che le leggi sono da seguire, ma io (e l'intera nazione, non te ne accorgi?) odiamo vedere i bambini separati dalle famiglie….  E io ( e l'intera nazione) vogliamo che l'America sia governata con le leggi, ma tenendo conto delle sensibilita' piu' profonde che toccano l'umanita' della gente. Una lezione di propaganda politica che Trump deve imparare in fretta. di Glauco Maggi

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