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Clint Eastwood, a 89 anni il regista a lavoro su The Ballad of Richard Jewell: l'ultimo schiaffo al politicamente corretto

Glauco Maggi
Glauco Maggi

Giornalista a NYC per Libero, autore di Figli&Soldi (2008), Obama Dimezzato (2011), Guadagnare con la crisi (2013), Trump Uno di Noi (2016). Politica ed economia. Autori preferiti: Hayek, M.Friedman, T.Sowell

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Clint Eastwood sta progettando il suo prossimo film, “The Ballad of Richard Jewell”, per Fox-Disney. A 89 anni, che compie a fine maggio, non insegue gli Oscars, che del resto non puo' vincere perche' si dedica a storie di eroismo non politicamente corretto. Clint era stato snobbato da Hollywood quando aveva girato la vicenda vera dei tre giovani turisti americani che sventarono l'attentato dell'estremista islamico sul treno per Parigi: il gesto fu tanto coraggioso che merito' l'encomio formale del presidente francese Macron. Adesso, su una vecchia vicenda di cronaca terroristica americana degli anni di Bill Clinton, il regista scomodo lavorera' su una trama che ha come protagonista un altro americano, Richard Jewell, eroe finito addirittura malissimo. Nel 1996, durante i Giochi Olimpici di Atlanta, Jewell, guardia privata di 34 anni, scopri' uno zaino con una bomba e rischio' la vita per salvare chissa' quante persone. Riusci' infatti a far sgombrare l'area quasi interamente, e quando l'ordigno esplose fece dozzine di feriti e un morto. Sarebbe stata pero' una strage se Jewell non fosse intervenuto in extremis riducendo al minimo le conseguenze dell'attentato. In un primo momento la stampa lo defini' un eroe, ma questa lettura della realta', che era corretta, duro' pochissimo. Jewell era bianco, meridionale, sovrappeso, viveva con la mamma. Da eroe della prima ora passo' quasi immediatamente ad essere, senza alcuna prova, il sospettato numero 1. Il giornale locale Atlanta Journal-Constitution lo paragono' a un serial killer che era stato l'autore di una serie di omicidi di bambini. Gli occhi del mondo erano tutti su quel tragico episodio che aveva funestato le Olimpiadi, e il gregge della stampa sposo' volentieri la tesi colpevolista dell'FBI e fece di Jewell un mostro. Non c'era ancora Trump che fustigava la Fake News, allora, ma questa vicenda mediatica si e' rivelata, qualche anno dopo, come una delle criminalizzazioni piu' false della storia americana. I giornali dipinsero il poveruomo come un patetico mammone, un ciccione frustrato che non era riuscito a passare le prove per diventare un vero agente di polizia. E ipotizzarono che avesse messo lui la bomba per costruirsi l'immagine dell'eroe. Jewell fu preso in giro e descritto con scherno in tutta America, mentre l'FBI di Clinton gli rese la vita impossibile senza avere uno straccio di prova. I media di allora non esercitarono mai un minimo di scetticismo sui sospetti riversati a tutto spiano su una persona innocente. Finalmente, Jewell fu scagionato solo quando l'FBI, nel 2003, catturo' finalmente Eric Rudolph, che nel 2005 si dichiaro' poi colpevole di una serie di attentati a colpi di bombe, tra il 1996 e il 1998, motivati come proteste anti-gay e anti-aborto. Rudolph causo' due morti e 120 feriti, comprese le vittime dell'Olympic Park di Atlanta. L'assassino, che era stato per 5 anni nella lista dei piu' ricercati dell'FBI fino alla sua cattura, ha preso quattro ergastoli al processo, evitando con le sue confessioni la pena di morte. Ora e' ancora vivo nella prigione di massima sicurezza ADX Supermax a Florence, in  Colorado. Jewell e' invece morto a 44 anni nel 2007, malato di diabete. La sua sola soddisfazione e' di essere stato esonerato, alla fine, da ogni accusa e sospetto. Ha anche vinto le cause per diffamazione promosse contro NBC News, il New York Post e la CNN, ma il suo atto di eroismo e il suo vero profilo umano erano stati ormai sepolti da anni di ingiusta esecrazione pubblica. Il progetto di Eastwood si basa sull'articolo del 1997 di Vanity Fair, “Incubo americano: la Ballata di Richard Jewell”, in cui si descrive “il suo breve momento come eroe nazionale, il suo essere perseguitato dall'FBI e dalla stampa, e la sua eccentrica amicizia con uno sconosciuto avvocato del Sud (Lin Wood) che lo ha aiutato a sopravvivere attraverso il suo pubblico tormento”. Le voci di Hollywood dicono che Jonah Hill (“Il lupo di Wall Street”) dovrebbe fare la parte di Jewell, con Leo Di Caprio nel ruolo dell'avvocato Lin Wood. Entrambi gli attori sono indicati come produttori dal sito IMDB. La sceneggiatura dovrebbe essere firmata da Billy Ray. Glauco Maggi

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