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Santoro contro tutti. E nel mirino, ora, finisce anche Ferrara

Annozero spara a zero su Radio Londra

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Questa volta occorre partire dal cuore del monologo santoriano,  anzi dalla scena madre del pistolotto settimanale di Michele Santoro, “conducator” di Annozero. «Di Giuliano Ferrara ne parlo questa sera e poi non ne parlerò più», dice il giornalista durante l'anteprima della trasmissione, «quel che dirà, d'ora in poi, mi entrerà da un orecchio e mi uscirà dall'altro». Già, in futuro sarà anche così, ma l'attacco di Ferrara sferrato da Radio Londra a Santoro e De Magistris, accusati di essere l'uno  il sodale dell'altro (tanto di aver raccontato delle inchieste finite nel nulla), deve aver colpito nel segno. Eccome se ha colpito. Perché Ferrara aveva intimato al conduttore di Annozero di chiedere scusa ai telespettatori, avendo fatto da cassa di risonanza a De Magistris. Ma non al De Magistris politico, bensì all'ex magistrato, le cui inchieste si sono rivelate prive di sostanza, oltreché di fondamento, quindi archiviate. Santoro, invece di chiedere scusa, ha accusato Ferrara di avere «troppi scheletri nell'armadio», ricordandogli i trascorsi nel Partito Comunista, peraltro mai negati né taciuti, e di aver portato in Rai lo stesso programma fatto a Mediaset - accusando così anche il direttore generale Mauro Masi -, di attaccare un «collega della stessa azienda» senza venir richiamato. Insomma, il solito copione dell'offeso che non accetta critiche, ma che sa solo criticare. «Caro Ferrara, quando faccio qualcosa, dietro di me non ho l'ombra di Craxi, del Vaticano, di Berlusconi e della Cia», ha sentenziato Santoro, «quando faccio qualcosa, mi assumo la responsabilità e devo raccontare come va a finire. Le bombe dell'informazione devono essere intelligenti, e quelle di Ferrara contro di me lo sono. Hanno fatto boom fino a Napoli». Chiaro il riferimento alla candidatura a sindaco  del capoluogo partenopeo dell'europarlamentare dell'Idv. «Cos'è una bomba?», ha ironizzato Santoro, «no, è il solito Giuliano Ferrara».  E, tanto, per dare al telespettatore il vero “botto” della serata il conduttore di Annozero si straccia le vesti ricordando a tutti che «se racconti una storia, e questa storia dà fastidio a qualcuno, questo non ti porta un titolo di indipendenza, ma ti dicono che sei uno scemo, perché devi essere coperto da una parte oppure bipartisan». Già, il problema che ad essere abbandonato dalla sua parte politica, cioè la sinistra, è stato Santoro e non Ferrara. E allo speaker di Radio Londra farà piacere sapere che a distanza di quasi 24 mesi, Luigi De Magistris ha incassato un'altra assoluzione.  A firmarla Maria Teresa Belmonte, lo stesso Gup che l'ha giudicato due anni fa. Maria Teresa Belmonte è la cognata di Michele Santoro (è la moglie del fratello Giocondo, avvocato del locale foro).  Un puro caso, Forse. Di sicuro un bel «boom».   

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