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"Così fecero fuori la Juve"

Calciopoli verso la soluzione

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La madre di tutte le (150.000) intercettazioni sarà presentata in aula, a Napoli, il 27 settembre dagli avvocati di Luciano Moggi. Lo ha scoperta, nel suo lavoro certosino, Nicola Penta, il perito ingaggiato dall'ex dg della Juventus e che ha scovato in  questi anni tantissime intercettazioni che sono state utili a Stefano Palazzi nella sua durissima requisitoria contro l'Inter e altri club, sfuggiti nel 2005 alle prime indagini (indagini?) su Calciopoli e salvi, oggi, solo grazie alla prescrizione, L'intercettazione "sconvolgerà il processo", assicura Moggi, e svelerà il fatto che "hanno voluto togliere di mezzo la Juve". In questo dialogo, secondo alcune ipotesi, sarebbe coinvolto un  designatore che parla con un arbitro prima di una partita, dandogli istruzioni per danneggiare la Juve. Secondo un'altra ipotesi, invece si tratterebbe del dialogo fra un dirigente federale e un designatore. Ma sempre con la Juve di mezzo. Di sicuro, secondo Moggi, "ci sarà la svolta al processo: io parlerò". Ormai a Napoli siamo alle battute finali: dopo gli ultimi avvocati degli imputati, in ottobre ci sarà la sentenza di primo grado dopo anni di inutili dibattimenti. Oltre a quella intercettazione ne è appena uscita un'altra che riguarda la Roma. Particolarmente attivo, in questo periodo, il patron della Fiorentina, Diego Della Valle: dopo l'intervista del pm Narducci voleva replicare ma aspetta vista la situazione delicata, in questi giorni, della procura di Napoli, alle prese con altre intercettazioni. Ma Ddv è furioso: i pm per lui hanno chiesto una condanna (che gli provocherebbe non pochi danni, soprattutto d'immagine) mentre è convinto che la Fiorentina, punita sul fronte sportivo, abbia pagato un prezzo altissimo mentre altri club (soprattutto, secondo lui, l'Inter) l'avrebbero scampata. Due pesi e due misure inaccettabili, insomma. Il 13 ottobre intanto si riunisce l'Alta corte di giustizia presso il Coni: deve decidere in merito al ricorso di Moggi, Giraudo e Mazzini che sono stati radiati (preclusi) dopo che avevano scontato cinque anni per Calciopoli. Moggi e Mazzini si presenteranno, Giraudo in questi anni non si è mai visto né sentito. Gli avvocati punteranno anche sui precedenti casi di Preziosi e Sabatini, che se l'erano cavata entrambi. Preziosi addirittura con una inibizione superiore ai dieci anni: non  c'era automatismo alla radiazione a quei tempi, ha spiegato  Giancarlo Abete. Gli atti di Preziosi furono addirittura secretati, strano nel mondo dello sport. di Fulvio Bianchi Spycalcio

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