Cerca
Logo
Cerca
+

Al Corriere del Giorno il premio per il migliore titolo dell'anno

Così anche i giornali locali hanno la loro scians!

  • a
  • a
  • a

Accade a tutti prima o poi, pero Il Corrriere del Giorno, quotidiano di Puglia, nella sua edizione di ieri ha sfoderato un titolo formidabile, che passa in testa alla classifica e sicuramente conquista il premio del migliore titolo dell'anno. Altro non si può dire di "Porti cambia la strategia, buone scians per Taranto". Una grande operazione dinazionalizzazione degli anglismi e francesismi imperanti nel linguaggio parlato e scritto che non è più italiano... E comunque un titolo da mettere in bacheca a fianco di quelle altre grandi prove fornite dalla stampa locale in Italia. Come quella ormai celebre della Provincia Pavese: "In 500 contro un albero: tutti morti", o l'arcinoto titolo della Gazzetta dello Sport sull'attaccante dell'Ascoli, Stefano Pompini che in una partita segnò quattro goal: "Pompini a raffica!". Ci fu anche il Corriere del Mezzogiorno nel 1997 ad aprire la cronaca nera con un titolo così: "TROMBA MARINA PER UN QUARTO D'ORA". L'anno dopo Il Giornale di Sicilia si prese il premio che ora tocca al Corriere del Giorno con un meraviglioso "Si è spento l'uomo che si è dato fuoco". E' capitato anche a me, quando dirigevo Il Tempo. Una volta uscii con un titolo che nessuno osò correggere: "Prodi pazzo per la patatina". Si trattava di vicende dell'alimentare italiano, ma patatina a Roma vuole dire altro e io non sono romano. Figuraccia. Il secondo scivolone almeno non fu in un titolo. Ma in un'intervista a Maurizio Gasparri sull'ultimo caso Rai: la celebre Monica Lewinsky invitata a Domenica In per un'intervista che non fece. Lei arrivò, ci furono polemiche e in diretta si alzò subito senza rispondere, scappando dalla trasmissione. Ricordo che era l'ultimo articolo che restava da scrivere e tutti noi della direzione stavamo intorno alla giornalista che stava facendo ritardare così la stampa del giornale. Il pressing fece il pasticcio. La prima domanda a Gasparri era "Cosa ne pensa della fuga della Lewinsky?". Ma non fu scritta così. Perchè nella fretta in "fuga" non fu digitata la "u", ma la "i" che è a fianco nella tastiera. E così uscì sul giornale. Nessuno di noi corresse e se ne accorse. Lo capii alle sette del mattino dopo, quando squillò il telefonino. Era Gasparri: "Senti, io alla domanda della tua giornalista ieri ho risposto che non sapevo, visto che non sono uno psicologo. Ora leggo la domanda sul giornale. Avessi saputo, avrei cambiato risposta: non so, non sono un ginecologo..."

Dai blog