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Violante è sicuro: non serve tagliare i costi della politica, la gente protesterebbe lo stesso

Ecco perchè i partiti non vogliono cambiare le regole sui finanziamenti. Ma sbagliano

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Secondo l'ex presidente della Camera dei deputati, Luciano Violante, non serve a nulla tagliare i costi della politica, ridurre i parlamentari e il finanziamento pubblico ai partiti. Violante me lo ha detto durante un work shop organizzato da Gianni Alemanno sulle riforme istituzionali rispondendo alla mia osservazione secondo cui oggi il tema fondamentale sono i costi della politica, non le architetture costituzionali che sono cambiate spesso senza cambiare nulla. "Non è vero. Se anche noi riducessimo i parlamentari a dieci e il loro stipendio a 100 euro al mese, voi giornalisti scrivereste che sono troppi e pagati uno sproposito. Il problema non è quello dei costi della politica. E' semmai quello dei servizi offerti dalla politica e della questione morale". Che la politica abbia dato pessimi servizi in questi anni, è vero. Ma l'idea di Violante non mi convince. Perchè tutte le deviazioni della politica vengono proprio dai suoi costi. Che sono esorbitanti. Camera, Senato e Quirinale costano insieme 2 miliardi di euro all'anno. Sono i palazzi più cari del mondo, più degli Stati Uniti. Al secondo posto c'è la Francia, che spende per i tre palazzi 900 milioni di euro all'anno, meno della metà dell'Italia. Per questo bisogna dimezzare i parlamentari: è il passo minimo da fare. Poi bisogna mettere un tetto ai costi delle campagne elettorali. Se i politici - come dicono- rimborsi spese a parte guadagnano 5 mila euro netti al mese, significa che in una legislatura guadagnano 300 mila euro. Non si può permettere di spendere- loro e il partito- per avere quel seggio 500 mila euro come avviene oggi. Nessuno con sale in zucca anticipa 500 mila euro subito per averne indietro 300 mila in cinque anni. Se lo fa è perchè sa già che avrà entrate extra: è lì l'inizio della corruzione e della degenerazione che stiamo vedendo. Si metta un tetto ragionevole a tutte le campagne elettorali, che non può superare il 20-25% della remunerazione di quell'incarico: 60-75 mila euro di spesa massima per diventare deputati. E si rimborsino le spese solo se documentate: vedrete che i costi della politica scendono, e così è possibile a tutti accedervi. Solo intervenendo sui costi si migliora la politica, e quindi la sua efficienza...

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