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Ma che ministri noiosi

politica

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"Sembra che leggano l'elenco del telefono. Per carità, sono bravi, eh. Ma un po' di passione, di slancio. Che so". Il deputato del Pd, peraltro convinto sostenitore del governo Monti, proprio non ce la fa. Reduce dalla riunione delle commissioni Difesa e Esteri delle due Camere, durante la quale sono intervenuti ben due ministri del governo, quello degli Esteri e quello della Difesa, ci confessa la sua terribile fatica. "Uno dovrebbe spiegare le ragioni delle missioni, gli obiettivi politici. Per carità sono bravi. Ma ci hanno letto missioni internazionali e il resto come fosse un elenco del telefonico. Del resto, è come mettere un direttore generale del Comune a fare il sindaco. Ma questo passa il convento, bisogna farsene una ragione". Anche perché il governo, incredbilmente, continua ad avere - a sentire i sondaggi - il consenso degli italiani. Complicato, quindi, dargli addosso. C'è poi il problema che i deputati si sentono un po' disoccupati. Leggi, zero. Decreti, zero. Si va avanti a suon di mozioni, robette marginali. E devi pure far finta di appassionarti alla lettura dell'elenco. Ma, come diceva il nostro, questo passa il convento. La politica tornerà in campo? Per il momento la nobile arte che fu si occupa di legge elettorale, che non è proprio il massimo del fascino. Sono tempi così. Grigi, più  che bui.  

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