La giustizia è donna
Le avvocatesse sono il 43% del totale e chiedono un'adeguata rappresentanza. Una lista tutta al femminile per l'Ordine di Roma
Avvocatesse? Tante. E' vero. Ma poi sono sempre i maschi i "principi del foro". E nei posti di comando non schiodano mai. Bravi a fare asse tra loro, tanto quanto le donne, spesso, sono specialiste nel mettersi in difficoltà, peggiori nemiche di se stesse e delle colleghe. Fa eccezione, però, il gruppo di giovani e brave professioniste delle aule di tribunale che hanno da poco dato vita a una lista tutta al femminile per tentare la scalata all'Ordine degli avvocati di Roma (primo turno di votazioni dal 28 al 31 gennaio). Impresa ardua, ma non impossibile. Almeno loro sono una novità, un po' come il primo Guardasigilli donna nella storia di Palazzo Chigi. La lista si chiama Avvocatura Profilo "D", perché D evoca non solo donne, ma anche dignità, deontologia, disciplina, e poi soprattutto Difesa e Diritto di difesa, oltre che decoro e diritti in generale. Laura, Antonietta, Maria Teresa, Carla, Carmelina, Francesca, Valentina, un'altra Laura spiegano che questa iniziativa al femminile è originata da motivi esclusivamente statistici, al di fuori dalle dinamiche della politica di genere. La loro non è una battaglia femminista fuori dal tempo, non è un appello: "votateci perché siamo donne". Ma è un modo per essere al pari con la realtà dei numeri. I dati affermano che infatti che gli avvocati iscritti all'albo dell'ordine forense romano sono 22.700 circa, di cui oltre 9.800 donne.