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Suore, sindacati e articolo 18

A Grottaferrata le religiose hanno licenziato tre braccianti agricoli che hanno scioperato. La Cgil ha deciso di chiedere il reintegro

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Monti non ha fatto neppure in tempo a presentare il nuovo testo dell'articolo 18, che a Grottaferrata la Cgil è già partita all'incasso. Lavoratori contro datori di lavoro, che in questo caso sono datrici un po' particolari: le suore dell'Istituto religioso Collegio missionario femminile S. Francesco d'Assisi del Comune dei Castelli romani. Insomma le pie donne avrebbero licenziato in tronco tre braccianti agricoli rei di avere scioperato distribuendo volantini in tutto il paese dopo avere saputo che la loro prestazione d'opera sugli oltre 14 ettari di terreno dell'Istituto non sarebbe continuata. Forse per motivi economici. Sarà per caso colpa dell'Imu introdotta da Monti anche per le proprietà religiose? Fatto sta che le suore, cioè, non intendono più pagare i tre braccianti e il 26 marzo hanno detto loro: a breve vi dovremo lasciare a casa. Cessata attività, arrivederci e grazie. I tre, per tutta risposta, hanno perso un giorno di lavoro per il volantinaggio di protesta e a quel punto la direzione dell'Istituto ha fatto recapitare nelle case un telegramma nel quale si comunicava il licenziamento a causa della cessazione attività.  E' insorta la Cgil: scandalo. . Da qui, è partita la causa di lavoro per chiedere alle suore il reintegro dei tre in base all'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. In caso contrario scatterebbe l'indennità. E intanto sabato prossimo prosegue il volantinaggio dei sindacati con i braccianti scaricati e i loro parenti. Prima di ricorrere al tribunale c'è pur sempre la conciliazione benedetta. E la pregherina delle consorelle a Monti: Mario nostro che sei a Palazzo Chigi, dacci oggi il nostro articolo 18 quotidiano...Anzi, no.

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