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Liu Xiang cade, l'Olimpiade è di nuovo maledetta

L'ostacolista cinese si infortuna nei primi metri dei 110 ostacoli. La diagnosi è la stessa di Pechino 2008: lesione al tendine d'Achille della gamba destra

Andrea Facchin
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Non c'è pace per Liu Xiang, oro olimpico ai Giochi di Atene 2004 nei 110 ostacoli. L'ostacolista cinese, dopo il doloroso ritiro di Pechino 2008 davanti al suo pubblico, cercava la rivincita a Londra 2012, ma è caduto dopo pochi metri, urtando con la gamba sinistra il primo ostacolo. L'infortunio è lo stesso che lo aveva colpito quattro anni fa: lesione al tendine d'Achille della gamba destra. Rimasto a terra dolorante, Xiang è riuscito comunque a raggiungere il rettilineo finale, saltellando all'esterno della pista su una gamba sola, gesto che ha emozionato gli 80.000 spettatori dell'Olympic Stadium, che gli hanno dedicato un lungo applauso. Sorretto da altri due atleti, l'inglese Andrew Turner e lo spagnolo Jackson Quinonez, ha infine raggiunto gli spogliatoi su una sedia a rotelle. “Secondo la prima diagnosi dello staff medico, ha riportato la  rottura del tendine d'Achille. Probabilmente, come conseguenza degli allenamenti, il problema si è ripresentato”, ha detto Feng Shuyong, responsabile della squadra di atletica leggera, che non ha nascosto tutta la sua amarezza: "non ci aspettavamo che capitasse qualcosa del genere. Quando succede una cosa  come questa, non c'è nessun preavviso". Altro dettaglio, che somiglia più ad un presagio, è il numero che Liu portava sul pettorale, lo stesso di Pechino: il 1356. Maledizione Olimpica - La sfortuna sembra davvero perseguitare il povero Liu. Anche a Pechino 2008 era arrivato da protagonista, presentandosi come il favorito assoluto, da campione e primatista mondiale in carica. Ma al momento della gara, non era riuscito nemmeno a partire, abbandonando i blocchi e gettando nello sconforto un paese intero. Operatosi negli Stati Uniti, era riuscito a tornare ad altissimi livelli, modificando la tecnica d'approccio all'ostacolo e conquistando la medaglia d'argento ai Mondiali di Daegu nel 2011. Ma Londra si è rivelata nuovamente maledetta. La solidarietà di Bolt - Il dramma di Liu ha inevitabilmente condizionato il clima dell'Olympic stadium, e il campione cinese ha ricevuto molti messaggi di incoraggiamento e solidarietà da parte dei suoi colleghi. Uno su tutti, usain Bolt: "E' davvero triste", ha detto lo sprinter giamaicano. “E' davvero dura per lui. Penso che sia uno dei migliori atleti, non c'è dubbio. Ha mostrato al mondo che può fare grandi cose. Si era fatto male, è tornato ad alti livelli, ora di nuovo questo...è molto triste".

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