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Le spie americane nell'Iran di Khomeninstravincono a sorpresa ai Golden Globes

Ben Affleck con il suo "Argo" vince come miglior film e miglior regista battendo il super favorito "Lincoln" di Spielberg

Nicoletta Orlandi Posti
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Sparigliando le previsioni della vigilia non è stato 'Lincoln' di Spielberg, ma 'Argo', il film di Ben Affleck che racconta la storia vera di una riuscita operazione dei servizi segreti americani durante la rivoluzione khomeinista in Iran, il grande trionfatore dei Golden Globes, assegnati a Los Angeles, al Beverly Hills Hotel, con il primo atto di quella che viene definita la stagione dei premi e che si conclude con la consegna  degli Oscar, quest'anno il 24 febbraio. Ben Affleck è stato premiato come miglior regista ed 'Argo' come miglior film drammatico. Mentre il  racconto della presidenza di Lincoln ad opera del regista di 'Schindler's List' si è dovuto accontentare del solo premio al   migliore attore drammatico, Daniel Day Lewis, riuscitissimo nel ruolo del presidente. Meglio ha fatto 'I Miserabili': Anne Hathaway, che veste i panni  dell'operaia Fantine ne 'Les Miserables', film tratto dal famoso musical di Broadway, a sua volta adattamento del capolavoro di Victor Hugo, ha soffiato la statuetta a Sally Field, favorita nella categoria  migliore attrice non protagonista per il ruolo della moglie di   Lincoln. Ma 'Le Miserables' ha vinto anche nella categoria miglior commedia o musical e che ha visto anche la vittoria di Hugh Jackman nella categoria miglior attore brillante. Due premi importanti anche a 'Django Unchained', lo spaghetti-western anti-schiavismo di Tarantino: Christoph Waltz ha vinto il primo premio della serata, quello al migliore attore non protagonista, e lo stesso Tarantino ha ottenuto il premio per la migliore sceneggiatura originale. Un Golden Globe è andato al film di  Kathryn Bigelow sulla cattura e uccisione di Osama Bin Laden, 'Zero Dark Thirty': la protagonista Jessica Chastain ha ottenuto la vittoria nella categoria migliore attrice drammatica. Migliore attrice brillante è stata invece decretata Jennifer Lawrence per 'Il lato positivo'. Due primedonne, Adele e Jodie Foster, sono state le protagoniste di altrettanti momenti significativi della 70esima edizione dei Golden Globe. Adele, che non era più apparsa in pubblico dopo la nascita del suo primo figlio, con la sua 'Skyfal', premiata come miglior colonna sonora originale, è riuscita -insieme al collaudato co-autore Paul Epworth- per la prima volta a portare ai massimi onori un tema di James Bond. "E' per il mio adorabile bimbo", ha detto la star, tornata sul 'red carpet' appena 12 settimane dopo la nascita del bimbo, di cui ancora non ha rivelato il nome. Jodie Foster, l'attrice 50enne di solito schiva e molto restia a parlare della sua vita privata, ha commosso la platea con un sorprendente ed emozionante discorso di accettazione del premio alla carriera, che è stato un omaggio alla sua ex compagna, Cydney Bernard, con cui ha vissuto 20 anni e con cui ha due figli, definita "la mia ex partner in amore, mia virtuosa sorella d'anima di una vita".

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