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Filippo VI giura sulla Costituzione e diventa il nuovo re di Spagna

Nicoletta Orlandi Posti
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Felipe VI ha giurato sulla Costituzione spagnola, nel Congresso de los Diputados, ed è stato proclamato come re di Spagna dinanzi alle Cortes Generales. «Giuro di svolgere fedelmente le mie funzioni, di preservare e custodire la Costituzione e le leggi e rispettare i diritti delle comunità autonome» ha recitato il nuovo re. Nell'emiciclo principale della Camera ci sono anche la regina Letizia e le figlie del re, la principessa delle Asturie, Leonor, e sua sorella, l'Infanta Sofia. A guardare la scena, dal balcone degli invitati, Donna Sofia e la sorella del re, l'Infanta Elena, che non hanno saputo trattenere il pianto dall'emozione. Dopo il 'viva il re' del presidente del Congresso, Jesus Posada, è suonato l'inno nazionale nell'emiciclo ed è scrosciato l'applauso. Felipe ha poi cominciato il suo discorso, sottolineando il suo rispetto per le Camere, «depositarie della sovranità nazionale». - «Nell'esercitare le mie funzioni vedrete in me un capo di Stato leale e disposto all'ascolto, alla comprensione e alla collaborazione, e alla difesa sempre degli interessi generali», ha detto in nuovo re di Spagna al Parlamento. Prima aveva ricevuto dal padre Juan Carlos la fusciacca rossa di Capitano generale degli eserciti di aria, terra e mare. Il nuovo monarca 46enne, in base alla Costituzione, è infatti capo delle forze armate e capo dello Stato. Dopo l'imposizione della fascia, avvenuta alla presenza dei comandanti dei tre eserciti, della moglie Letizia, della madre Sofia, delle infante Leonor e Sofia e della sorella Elena di Borbone, Felipe VI si è recato in Parlamento per la proclamazione formale davanti alle Corti generali riunite in sessione solenne. Su Felipe sono riposte le speranze di quanti gli attribuiscono una capacità di mediazione tra le posizioni governative e le rivendicazioni autonomiste, in particolare quelle catalane, che richiedono una vasta riforma della costituzione. Al Congresso spagnolo, blindato per la cerimonia, un migliaio di invitati, tra membri della famiglia reale, parlamentari, ministri, presidenti delle autonomie locali ed ex premier. Dopo 39 anni di regno, Juan Carlos lascia una corona appannata dagli scandali: all'incriminazione per frode della figlia Cristina alla battuta di caccia all'elefante che gli costò una frattura all'anca. Stando ai sondaggi, Felipe è più popolare del padre. Ma una buona parte della popolazione chiede con forza un referendum per scegliere tra monarchia e repubblica.

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