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Orrore Isis: il neonato calpesta la testa mozzata di un "infedele"

Andrea Tempestini
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Civiltà islamica. Nuove immagini dell'orrore marchiate Isis, i tagliagole del Califatto islamico. Quando pensiamo di aver visto di tutto, ma proprio di tutto, tra teste mozzate e uomini crocifissi, tra esecuzioni di massa e torture in pubblica piazza, spuntano delle immagini ancor più agghiaccianti, impensabili, incredibili. Siamo a Raqqa, nella capitale auto-proclamata dello Stato islamico, in Siria. Dopo l'ennesima esecuzione di un infedele, al quale viene mozzata la testa, gli attivisti dell'Isis postano su Twitter gli scatti della loro ultima impresa. E in una di queste foto si vede un padre, sorridente, che tiene in braccio il figlio, poco più di un neonato, e gli fa calpestare la testa mozzata dell'uomo trucidato. Un bambino di due anni, forse, che il padre, compiaciuto, fa camminare sopra a una testa decapitata, in un lago di sangue. Non è tutto. C'è anche un altro scatto impressionante. Un uomo crocifisso e decapitato (nell'immagine abbiamo coperto l'orrore) è legato a un traliccio in metallo. Attorno, un gruppo di bambini, avranno cinque, sei o sette anni, come se nulla fosse: piccoli, piccolissimi, e già abituati ad avere a che fare con crocifissioni e teste mozzate. Le due vittime delle foto, spiegano i tagliagole su Twitter, erano due "ribelli" siriani.

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