Montagna e benessere

Gstaad: arte, boutique e modaUna sciata international-chic

Andrea Tempestini

  di Miska Ruggeri Per gli appassionati di sci, quelli che stanno con gli scarponi allacciati dall’alba al tramonto e magari anche di notte sotto i fari, che cercano piste nere e lunghe, che vogliono passare da un versante all’altro senza mai aprire gli attacchi, beh, in Svizzera ci sono località migliori dove trascorrere una Pasqua sulla neve. Ma se non siete degli irriducibili dello sci e pretendete ben di più delle prestazioni agonistiche, nessun posto ha l’atmosfera international-chic di Gstaad, piccolo e suggestivo villaggio in chalet style nell’Oberland Bernese, pieno di gallerie d’arte e boutique alla moda, da oltre un secolo meta di un turismo d’élite proveniente da tutta Europa. E nessun posto ha, dallo scorso dicembre, un hotel 5 stelle come The Alpina (www.thealpinagstaad.ch), a soli 10 minuti a piedi dalla mitica Promenade, tutto in legno di pino e pietra calcarea locale, disseminato di oggetti d’arte e d’alto artigianato.     L’HOTEL Offre 55 camere e suites super-tecnologiche con camino e schermi al plasma; e una fantastica Panorama Suite da 400 mq, con tre camere da letto, spa privata, Jacuzzi e area fitness. Tre i ristoranti, aperti anche alla clientela esterna: il giapponese Megu creato dal designer francese Noé Duchaufour-Lawrance a evocazione di un giardino zen, gemello del leggendario locale newyorchese, con i suoi due chef nipponici, che oltre ai classici sushi, sushimi e altri piatti crudi (imperdibile il tonno in salsa d’avocado) propongono anche insolite specialità cotte, magari a base di manzo di Kobe; l’internazionale e panoramico Sommet guidato dall’executive chef Marcus G. Lindner; e il tipico Swiss Stübli dove riempirsi di raclette, fondue e rösti. Inoltre, un lounge bar per i cocktail, un’enoteca con oltre 1.700 bottiglie e una cigar lounge in stile cubano. Senza dimenticare la possibilità di avere a disposizione un cinema privato fino a 20 posti, che all’occorrenza può trasformarsi in discoteca, anch’essa ovviamente privata, con tanto di video musicali che scorrono sul grande schermo.    LA SPA Tuttavia, il vero punto di forza del The Alpina è l’esclusiva Six Senses Spa (2000 mq) d’ispirazione asiatica. A far la differenza, oltre la piscina coperta da 25 metri e quella all’aperto (con acqua a 32 gradi), l’hamman, la sauna, le Jacuzzi, la grotta per le coppie e l’himalayana “sala di sale” con tanto di spiaggia per bambini, sono i trattamenti proposti dallo staff guidato da Jocelyn Pedersen. Si va dal “Thai Herbal Oil Massage” (a base di lemongrass, cannella e tamarindo) al “Bamboo Massage”, dal “Qi Gong Massage” per eliminare lo stress all’“Amethyst Wrap” per purificare la pelle, fino al complesso (2,30h) “Tree of Life Signature Ritual”, a base di sali himalayani, legno di sandalo, liquirizia e ginepro.  COME ARRIVARE Da Milano, in auto, attraverso il Passo del Sempione o attraverso il Traforo del Monte Bianco, in poco più di 4 ore. In treno (www.sbb.ch), l’opzione migliore è scendere a Montreaux (sulla linea Milano-Ginevra) e prendere il trenino panoramico della Golden Pass Line che attraversa Montbovon e Château d’Oex.  Gli aeroporti più vicini sono quelli di Berna (1,30h) e Ginevra (2,10h).