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Giuditta Pini, la giovane deputata del Pd con la "rossa passione"

La democratica tra Lenin, Marx, spilletta del Vietnam e berretto dell'Armata rossa

Andrea Tempestini
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In poche ore si è trasformata nel bersaglio prediletto su Twitter. Lei è Giuditta Pini, modenese, 28 anni, giovanissima deputata del Partito democratico. Il Corriere della Sera le ha dedicato un articolo: "La deputata democrat che vigila sui 5 Stelle: in Aula li smaschero con foto e tweet". Giuditta spiegava: "Mi diverto a mostrare come sono davvero con notizie e foto su Facebook e Twitter. Prendiamo l'ostruzionismo sul Decreto fare. Le nottate alla Camera non le hanno passate neanche loro. E la polemica sul malato di Sla? Non c'era. La diaria? Noi del Pd rinunciamo anche a di più per i circoli. Poi - concludeva - la loro posizione sugli F35 è stata così strumentale da farli litigare con Sel".   Insulti grillini - La Pini, come fosse un contrappasso, smaschera i pentastellati proprio come loro fanno con gli onorevoli degli altri partiti, con quella Casta "brutta e cattiva" contro cui vengono quotidianamente aizzati dal grande capo Beppe Grillo. Giuditta li attacca e - ecco il secondo contrappasso - la rete si rivolta. La dura legge del web al tempo delle 5 Stelle. Le giovane deputata viene insultata, bersagliata, sfottuta, si becca della "corrotta", della "collusa" e via dicendo: tutto il repertorio di sfoghi grillini piove sui social network.  Foto, foto, foto... - Di Giuditta si era già parlato prima e dopo le elezioni: quando vinse le parlamentarie democratiche e quando poi entrò alla Camera dei deputati. Troppo giovane per non fare notizia. Ma solo da poche ore è diventata una vera e propria "web-star", oltre che un "web-bersaglio". Ovvia la curiosità. I grillini smascherano la Casta "brutta e cattiva" con le fotografie, la Pini risponde a suon di foto e noi andiamo a spulciare tra le sue, di foto, quelle di Giuditta date in pasto alla "macchina infernale" che è Facebook, dove ha una pagina "fan" seguita da 2mila persone. Il repertorio - Ed è cliccando qua e là tra le sue immagini che scopriamo la "rossa passione" di Giuditta. La troviamo con un berretto dell'armata rossa con tanto di stelletta, con una miniatura di Palmiro Togliatti e, sorridente, in posa di fianco al busto di Lenin. Quindi ci si imbatte nel cartellone di Karl Marx che intima: "Te l'avevo detto che avevo ragione io". E ancora Marx, col cappello da babbo natale. Torniamo all'armata rossa: fa capolino anche un bel cartellone della propaganda sovietica. Non poteva non essere menzionata la spilletta del Vientnam, oppure l'immagine della Pini-operaia, con cappello protettivo da cantiere e megafono alla bocca, oppure la foto in cui invoca lo ius soli. Giuditta, per inciso, è di stretto rito bersaniano: ecco la foto in cui schiera con l'ex segretario in vista delle primarie e quella con l'ex segretario stesso che la saluta calorosamente. Rossa che più rossa non si può, tanto che ci si chiede come mai non sia con Sel o Rifondazione comunista, ma coi democratici. Lei è Giuditta pini, la deputata democrat che "mangia" i grillini.

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