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Centotrentasette ultrà laziali in stato di fermo a Varsavia

Nicoletta Orlandi Posti
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Sono 147 i tifosi della Lazio ancora in stato di fermo in seguito ai disordini avvenuti ieri prima della sfida dei biancocelesti sul campo del Legia in Europa League. Lo rende noto la polizia di Varsavia in un comunicato sul proprio sito ufficiale. Secondo le forze dell'ordine polacche i tifosi biancocelesti, alcuni dei quali con il passamontagna, hanno attaccato i poliziotti nel centro di Varsavia lanciando pietre e bottiglie. Le persone fermate sono state portate in questura per essere identificate. Nelle prossime ore le autorità polacche decideranno se processare i tifosi o rilasciarli.  "I polacchi ci hanno detto che cerceranno di celebrare tutti i processi per i reati più gravi tra oggi e domani. Per i più semplici, invece, non si passerà per il   procuratore, ma ci sarà un rito abbreviato, come previsti dall'ordinamento polacco, e questo dovrebbe riguardare circa un'ottantina delle persone fermate", ha detto l'ambasciatore italiano a Varsavia Riccardo Guariglia. L'ambasciatore ha ricordato che "sono 147 i tifosi fermati con   diversi capi d'accusa". "Ci hanno dipinto tre tipologie: danneggiamento di mezzi e danni alle cose, volto coperto dal   passamontagna (vietato in Polonia, ndr), aggressione alle forze di polizia", ha spiegato il diplomatico, secondo il quale se processare o  rilasciare i tifosi spetta alle "autorià competenti della Polonia". "Speriamo che una gran parte venga rilasciata, e per molti sarà probabilmente così, le autorità locali stanno raccogliendo le prove", ha concluso.

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