"L'Inter sta vivendo un momento no, molti problemi sono dovuti agli infortuni, un po' anche alla malasorte, ma sono convinto che questa squadra abbia il Dna per tornare a lottare e vincere. Credo che ci siano diversi tipi di allenatori, io cerco sempre di ottenere il massimo. Non credo in un sistema di gioco vincente ma nei giocatori vincenti. Se si crea un bel feeling tra me e la squadra, potremo fare bene": sono le parole di Claudio Ranieri, raccolte da Inter Channel prima della seduta pomeridiana di allenamento della squadra nerazzurra ad Appiano Gentile. "Sono orgoglioso - dice il tecnico romano - della chiamata di Moratti. Quello di oggi con Moratti è stato un incontro affettuoso. L'ho conosciuto quando ancora non era presidente dell'Inter, ci siamo trovati affiancati in tribuna a San Siro nel corso di un Inter-Milan e abbiamo fatto amicizia. Da bambino, a 13-14 anni, conoscevo a memoria la formazione dell'Inter vincitrice e dei giocatori più significativi, ancora oggi li ricordo, sarà un segnale". "Le partite da avversario? Un professionista - spiega Ranieri - cerca sempre di dare il massimo per la propria squadra, io amo fare al massimo il mio lavoro e quando sposi una causa devi dare il meglio".