(ANSA) - ROMA, 14 OTT - "Una donna che racchiude in sé l'universo femminile, con sfaccettature e contraddizioni. Mi sono subito innamorata di questo personaggio. Ma a conquistarmi sono stati soprattutto i dialoghi d'amore tra Violetta e Alfredo, così potenti, carichi di passione. Ecco quando ho letto la sceneggiatura ho pensato: non ho mai vissuto una storia così. Confesso, mi sarebbe piaciuto ascoltare da un uomo quelle parole e ricambiarle con la stessa intensità. Bisogna continuare a crederci". Vittoria Puccini parla così della fiction liberamente ispirata al celebre romanzo "La Signora delle Camelie" di Alexandre Dumas figlio, da cui Giuseppe Verdi trasse "La Traviata", Violetta che andrà in onda in prima serata su Rai1 domenica 16 e lunedì 17 ottobre. Una coproduzione Rai Fiction-Magnolia Fiction-Beta diretta da Antonio Frazzi. Con l'argentino idolo delle giovanissime Rodrigo Giurao Diaz nei panni dell'innamorato Antonio Caleffi con cui Violetta Valery vive una storia di passione romantica e civile. Dopo i lavori con Avati, Rubini, Muccino, alternando tv e cinema, Puccini sarà nel cast di Acciaio, il film di Stefano Mordini tratto dal romanzo bestseller di Silvia Avallone. Poi o sarà protagonista di una fiction tv diretta da Marco Turco ambientata nell'Italia del dopoguerra che parlerà della Legge Merlin e delle case chiuse, infine annuncia lei stessa faro "il prossimo film di Ferzan Ozpetek". Violetta, prosegue l'attrice "ama la vita ma in sé porta la morte e lo sa (é malata di tisi). E' una mantenuta , pensa solo ai gioielli alla vita agiata. Ma questo castello, che si è costruita si sgretola quando incontra Alfredo". Siamo nel 1848 e la Lombardia è sotto il dominio austriaco. Alfredo Germont, giovane studente di legge, incontra Violetta Valery, cortigiana bella e spregiudicata. La passione li travolge, dolce, violenta e inaspettata, ma e un amore fragile, minacciato dalle convenzioni sociali, dalla guerra che incombe e dai segreti che la protagonista custodisce Una miniseria fortemente voluta dal direttore di Rai Fiction Fabrizio Del Noce e che oggi azzarda: " premesso che questo non e un remake (la storia è ambientata nella seconda metà dell'800, e non a Parigi ma in Italia) ci tengo a dire che nei tre anni e mezzo di mia direzione è l'opera più bella che Rai Fiction abbia prodotto. Poi è innegabile che dobbiamo oggi fare i conti con ascolti che non sono più quelli di una volta nelle reti generaliste. Mi auguro di arrivare a un buon risultato". Sandro Petraglia, ('La meglio gioventù. 'Romanzo criminale e tanti altri film), ha scritto questa storia circa 12 anni fa - come ha ricordato il produttore Giorgio Gori - e per la prima volta si e' cimentato con un film d'amore: "Lunghe sequenze dove ci sono persone che parlano come nei melò più classici: tutto però calato nel Risorgimento" ha spiegato lo sceneggiatore. Ma ha insistito Gori: "senza una cooproduzione internazionale non avremmo mai confezionato un prodotto di questa altissima qualit