Cittadini con le pale, ruspe per rimuovere le auto accatastate una sull'altra, mezzi di soccorso per lo spurgo di seminterrati e cantine: via Ferragiano, epicentro dell'alluvione di Genova, si è svegliata ancora invasa dal fango che ieri ha travolto e ucciso sei persone. Lungo la strada, simbolo dell'ennesima tragedia italiana, è appena scattato un nuovo allarme e la gente viene allontanata. E intanto si moltiplicano le polemiche contro il Comune per le modalità con cui è stata gestita l'emergenza. Su Genova è ripreso a piovere, come sul resto della Liguria, dove le preoccupazioni principali riguardano le zone della provincia di La Spezia alluvionate la scorsa settimana. La pioggia sta infatti muovendo il fronte di alcune frane, che hanno costretto i tecnici dell'Anas a una nuova interruzione dell'Aurelia nel territorio di Brugnato. Una frana è caduta anche nel savonese, dove si sta abbattendo una forte mareggiata, mentre non si segnalano al momento disagi particolari in provincia di Imperia. Il capo della Protezione civile, prefetto Franco Gabrielli, é riunito nella sede della Regione Luguria con i vertici delle istituzioni per fare il punto della situazione. In via Fereggiano, a Genova, la rabbia degli alluvionati si é trasformata in contestazione nei confronti della sindaco, Marta Vincenzi, che stava effettuando un sopralluogo nella zona. "Vergogna, vergogna, vattene a casa, dimissioni", hanno urlato i residenti alla prima cittadina, che si è però difesa: "Non potete dire che non abbiamo fatto niente", ha replicato alle accuse. A portare conforto ai genovesi alluvionati ci ha pensato l'arcivescovo, cardinale Angelo Bagnasco, che ha paragonato la situazione a quella dell'alluvione del 1970 e li ha invitati a essere "forti" e a "rimboccarsi le maniche". La Procura di Genova, intanto, ha aperto un inchiesta sulle sei vittime dell'alluvione, senza ipotizzare al momento nessun reato. I magistrati non hanno disposto l'autopsia sui cadaveri. Sull'alluvione è intervenuto anche il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: "E' terribile assistere impotenti alla tv al dramma di Genova che ha coinvolto così tante persone", ha commentato in una nota puntando l'indice contro il 'cemento selvaggio': "é evidente che si è costruito dove non si doveva", ha aggiunto, promettendo "di intervenire per evitare che ciò che è successo non possa succedere più in futuro". (ANSA).