NEW YORK, 30 NOV - Almeno 200 persone sono state arrestate la notte scorsa a Los Angeles quando reparti di polizia in tenuta antisommossa hanno imposto lo sgombero dei cosiddetti indignati che da due mesi erano accampati davanti al municipio della città. Poco dopo la mezzanotte (locale), con degli altoparlanti la polizia ha comunicato ai manifestanti che ogni accampamento o assembramento nei pressi del municipio è stato giudicato come un'assemblea illegale e che pertanto doveva essere smantellato. Di fronte ad un massiccio dispiegamento di 1.400 agenti, un certo numero di manifestanti ha deciso pacificamente di andarsene, mentre altri sono rimasti, sfidando la polizia, che a quel punto è intervenuta e ha arrestato gli irriducibili. Secondo quanto ha riferito un alto responsabile della polizia, Andrew Smith, sono circa 200 le persone che sono state portate nei commissariati. L'ordine di sgombero era stato diffuso per la prima volta lunedì scorso dal sindaco Antonio Villaraigosa, che ha peraltro a più riprese espresso simpatia per i manifestanti, riconoscendo loro il merito di aver che "portato una necessaria attenzione sulle disparità nel nostro Paese". Fino ad oggi non era stato però applicato, soprattutto per evitare le violenze che si sono verificate con 'Occupy Wall Street' a New York, o a Portland in Oregon, e a Oakland, in California, dove in particolare il ferimento grave di un veterano dell'Iraq in uno scontro con la polizia ha contribuito ad alimentare l'indignazione e la protesta in molte altre città americane. Secondo quanto hanno riferito fonti ufficiali, nel corso dell'operazione non ci sono stati feriti e non sono strate rinvenute ne armi né stupefacenti. (ANSA).