Un musical sulle musiche di Petr Chaikovskij (non solo tratte dal balletto, ma anche di altre opere), che "comincia come un dolce sogno, si trasforma in incubo, e lascia al risveglio un senso di vittoria". E' questo per Andrei Konchalovsky il suo Schiaccianoci 3d, con Elle Fanning, John Turturro e Nathan Lane, in uscita il 2 dicembre in 200 copie distribuito da M2. Il cineasta russo ha voluto realizzare "un film che si rivolgesse a tutti, senza però che fosse solo una dolce fiaba, una festa, come nel balletto". Rievocando alcuni elementi più dark del racconto di Ernst Theodor Hoffmann che ha ispirato Chaikovskij, rappresenta, attraverso i ratti invasori di un mondo magico, guidati del re dei topi (Turturro), il pericolo, sempre vivo del fascismo: "I topi sono animali molto pericolosi e intelligenti. La minaccia della rattificazione del mondo non sparirà mai, anzi potrà avvenire attraverso forme politiche apparentemente corrette" spiega il regista, classe 1937, 50 anni di carriera in cui è stato sceneggiatore per Tarkovsky, regista di film come Siberiade (Gran premio speciale della giuria a Cannes), e di pellicole hollywoodiane come 'A 30 secondi dalla fine', oltre che di documentari, piece e opere. Oggi, aggiunge "Tante delle associazioni culturali che ho messo nel film (da Freud e Andy Warhol) per molti rimarranno un rebus. Alcune genitori e nonni le capiranno subito, altre resteranno nella coscienza dei bambini, e magari li aiuteranno a capire meglio certi fenomeni, come i fascismi, l'Olocausto, quando li studieranno". Il film prende il via con Mary (Elle Fanning), bambina trascurata dai genitori che in una notte viennese degli anni '20, riceve come regalo dallo zio Albert (Nathan Lane, con un trucco che rievoca volutamente Einstein), uno schiaccianoci magico. E' infatti in realtà un principe colpito da un incantesimo dopo che il suo regno magico è stato invaso da malefici topi. La bambina insieme a tanti nuovi amici giocattoli, si ritroverà a combattere così contro 'i cattivi'. Il regista non teme che i più piccoli restino troppo impressionati dalla storia. "I bambini non sono tutti uguali nel mondo. Negli Usa non li vogliono spaventare quando sono piccoli, ma non si fanno problemi quando sono adolescenti. I bambini in Europa amano invece quando li spaventi, perché sanno che è parte della fiaba. Poi ci sono cose nei film di Tim Burton che sono molto più spaventose di quelle del mio". Konchalovsky aveva già lavorato a un progetto di film da Lo schiaccianoci negli anni '60, come sceneggiatore con Tarkovskij per la regia di Anthony Asquith. ''Quel progetto non era andato in porto - spiega - questa sceneggiatura invece è del '94. Ci ho messo 10 anni a trovare i soldi, le major americane mi hanno detto tutte di no, i riferimenti al fascismo e l'Olocausto per loro sono vietati. Lavorano come il comitato centrale del partito comunista, nessuno perde il lavoro se si dice di no. Ho fatto il film grazie a finanziatori privati (il budget è di 90 milioni