Con la sfrontatezza di chi non ha nulla da perdere Arsene Wenger carica i suoi alla vigilia del ritorno di Champions League contro il Milan: "Giocheremo per la qualificazione". Tre settimane fa a San Siro i gunners sono stati travolti 4-0, una sconfitta di tali proporzioni che mai nessuna squadra è riusciata a ribaltarla nell'epoca Champions. Ma forte dei 12 gol messi a segno nelle due ultime gare casalinghe (contro Blackburn e Tottenham), il manager francese cerca di dare un senso ad una partita che - sulla carta - appare dall'esito scontato (almeno ai fini della qualificazione). Anche perché l'Arsenal dovrà fare a meno anche di Mikel Arteta, ultimo infortunato in ordine di tempo che si va ad aggiungere ad Aaron Ramsey, Abou Diaby e Yossi Benayoun. Ma Wenger si consola con lo strepitoso momento di forma di Robin van Persie, che con l'ultima doppietta centrata ad Anfield ha portato il suo totale in campionato a 25 reti (sui 55 della squadra), 31 in tutte le competizioni. Una macchina da gol che ha risollevato l'Arsenal, reduce da quattro vittorie consecutive in Premier, fino al quarto posto in classifica. "Abbiamo numerose assenze ma schiereremo la miglior squadra possibile per passare il turno - la promessa di Wenger -. Perché siamo una squadra che sa segnare, lo abbiamo dimostrato nelle ultime uscite. Si tratta solo di trovare il giusto equilibrio tra attacco e difesa. Se il Milan ci ha segnato quattro gol, lo possiamo fare anche noi...sappiamo che possiamo disputare una buona gara". Per la settima annata consecutiva i gunners rischiano di chiudere la stagione a mani vuote, un digiuno di successi che dura dalla decima Coppa d'Inghiterra (2005), un anno prima della finale di Champions (persa) contro il Barcellona. Ma Wenger rimanda i bilanci a fine stagione. "Come avevo detto qualche settimana fa che potevamo raggiungere il Tottenham al terzo posto in classifica, oggi dico che possiamo farcela. Avverto attorno alla squadra un certo scetticismo, ma dobbiamo essere bravi a non lasciarci condizionare. L'impresa è difficile ma ogni calciatore sogna di giocare partite simili", le parole del tecnico alsaziano.