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Laura Boldrini come Silvio Berlusconi: adotta due agnelline. E al Cav viene un dubbio: ha sbagliato battaglia?

Giovanni Ruggiero
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Solo il tempo ci dirà se la battaglia di Silvio Berlusconi contro la macellazione degli agnelli è l'ennesimo colpo di genio o un autogol pazzesco. Certo, per giorni i social - e tutti i quotidiani - sono stati inondati dalle foto e dai video del Cav che abbraccia gli agnellini, li fa bere dal biberon e li coccola in compagnia di Francesca Pascale e Michela Vittoria Brambilla. Una pioggia di condivisioni, anche di sfottò come ai bei tempi di una volta, quando solo Berlusconi scatenava la fantasia di comici veri e presunti.  Qualche dubbio però a Berlusconi dovrebbe venire. Non solo perché le associazioni dei produttori di carne e i tanti carnivori tra i suoi elettori si sono portati la mano sulla fronte davanti a quella scena bucolica (anche Vittorio Sgarbi lo ha "redarguito"). I dubbi al Cav dovrebbe farli venire le le immagini pubblicate dalla presidenta della Camera Laura Boldrini, orgogliosa sulla sua pagina Facebook di aver adottato a distanza due agnellini di due mesi, evitando alle bestiole la macellazione pasquale.  Chi sarà diventato animalista per prima, la Boldrini o Berlusconi? Ma soprattutto, perché mai il Cav dovrebbe seguire le stesse battaglie della presidenta della Camera, una che di cause perse tutto sommato se ne intende parecchio? L'appello da parte del vastissimo popolo di carnivori e amanti dell'agnello a Pasqua si sta facendo sempre più pressante verso Berlusconi. Magari a Pasquetta si faccia fotografare davanti a un ricco barbecue...

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