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M5S, doppio attacco hacker sulla piattaforma Rousseau: svelati i dati personali di parlamentari e finanziatori

Giovanni Ruggiero
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Non c'è pace per la piattaforma Rousseau del Movimento Cinque stelle. Solo due giorni fa Davide Casaleggio ha lanciato la nuova versione del sito grillino sul quale si dovrebbero svolgere tutte le consultazioni innterne al M5S, i refendum, le discussioni sulle decisioni da far prendere ai parlamentari. In 48 ore però la piattaforma avrebbe subito ben due attacchi hacker. Nel primo caso si sarebbe trattato di un gesto dimostrativo, chi si è introdotto aveva solo intenzione di sottolineare le difese colabrodo con cui era stato costruito. Casaleggio si è affrettato a chiarire che si trattava della vecchia versione, meno sicura della nuova lanciata due giorni fa. Le rassicurazioni del guru però non sono servite a molto, visto che appena ieri è stato registrato un altro attacco, stavolta ben più imbarazzante. Come riporta l'Huffington post, il nuovo attacco è stato rivendicato su Twitter dall'account @rogue0 che ha scritto in inglese, taggando anche Beppe Grillo: "È troppo facile giocare con i vostri voti". In più sono state pubblicate un paio di schermate che provano l'hackeraggio, caricate su Zerobin. In quelle immagini appaiono i dati personali di attivisti che hanno fatto donazioni a Rousseau, con nomi, indirizzi, email e modalità di pagamento. Non sono mancati i dati dei membri del movimento grillino, compresi di numeri di cellulare, accompagnati dal messaggio: "Così si controllano le votazioni". Tra i politici colpiti c'è il senatore Vito Crimi e l'europarlamentare David Borrelli. A rendere tutto più inquietante è l'allarme lanciato dal blogger David Puente, ex dipendente della Casaleggio associati, che ha riconosciuto nel codice svelato dagli hacker delle stringhe usate concretamente per la piattaforma grillina: "Qua c'è una persona che ha avuto accesso a un database importantissimo, appartenente alla piattaforma online di uno dei partiti più votati in Italia, e che sostiene di aver persino 'toccato'. Inoltre ci sono email e numeri di cellulare di cittadini a cui non credo farebbe piacere vedere i propri dati sventolati al mondo".

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