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Mangasia, le meraviglie dei fumetti giapponesi in mostra a Roma

Andrea Tempestini
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Il magico universo del Manga asiatico approda nella Città Eterna. Al Palazzo delle Esposizioni di Roma, fino al 21 gennaio, va in scena la più grande kermesse dedicata agli appassionati del fumetto e dell'animazione, non solo nipponica. Per la prima volta a livello internazionale, gli appassionati del genere potranno ammirare oltre 281 tavole originali e ben 200 volumi di fumetti provenienti da Giappone, Corea del Nord e del Sud, India, Cina, Taiwan, Hong Kong, Indonesia, Malesia, Filippine e Singapore, e da paesi emergenti in questo settore come Bhutan, Cambogia, Timor Est, Mongolia e Vietnam. Mangasia: Wonderlands of Asian Comics, la mostra appena inaugurata in anteprima mondiale nella capitale, non è “solo” un viaggio alla scoperta di centinaia di autori di comics straordinari (tra i più noti Osamu Tezuka, Eiji Otsuka, Gosho Aoyama, Fujiko F Fujio, Kuniyoshi Utagawa, Goseki Kojima, etc) per ripercorrere la genesi e l'influenza dei “manga” attraverso due secoli di storia delle arti visive asiatiche. Ma è soprattutto un'occasione unica per esplorare l'immenso territorio di questo speciale continente del fumetto con l'aiuto dei maggiori esperti del settore - disegnatori, sceneggiatori, editor e traduttori di manga attivi in Italia - che si confronteranno col pubblico in un ricco calendario di workshop, conferenze e proiezioni cinematografiche (a ingresso gratuito, ndr), gettando uno sguardo inedito su un genere culturale che ha segnato l'immaginario di milioni di adulti e adolescenti. In particolare, segnaliamo gli incontri dedicati alla rassegna “Anime - Capolavori del cinema d'animazione giapponese”, che ripercorreranno l'universo di creature sorprendenti create dal premio Oscar Hayao Miyazaki e dal suo partner Takahata - fondatori della mitica casa di produzione Studio Ghibli – oltre che da altri grandi titoli di autori nipponici dell'animazione. Tra i lungometraggi in cartellone, si parte il 19 ottobre con il documentario italiano “Animeland – Racconti tra manga, anime e cosplay” di Francesco Chiatante, fino a capolavori dell'animazione come “Nausicaä della valle del vento” e “La città incantata”, “Akira” di di Katsuhiro Otomo, “Ghost in the shell” di Mamoru Oshii. Organizzata dall'azienda speciale Palaexpo e curata dal Barbican Centre di Londra in collaborazione con The Next Exhibition, “Mangasia” si snoda attraverso sei percorsi tematici che, partendo dalle più antiche tradizioni asiatiche delle arti visive narrative, ripercorrono la genesi e l'ascesa inarrestabile del genere Manga in tutto il mondo: dai primi “antenati” rintracciabili nei libri illustrati indiani e nelle stampe ukiyo e giapponesi, esplorando miti e leggende secolari, passando per i komics filippini per approdare ai fumetti digitali di ultima generazione, i popolarissimi webtoon per smartphone realizzati in Corea del Sud. Significativa è l'importanza che i curatori hanno riservato proprio alla “crossmedialità” del fumetto asiatico. Ovvero, come le storie e i protagonisti dei manga o delle anime (i manga trasposti sullo schermo, ndr) del Sol Levante e dei paesi limitrofi influenzano e interagiscono con gli altri mezzi espressivi, costituendo una inesauribile fonte d'ispirazione per il grande e il piccolo schermo, le serie tv, i videogames, fino al boom degli smartphone e della realtà digitale, creando uno stile immediatamente riconoscibile il cui apice si manifesta nella messa in scena del “cosplay” (la moda di mascherarsi da personaggio dei cartoni animati). di Beatrice Nencha

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