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Un viaggio a ritroso nei secoli al VOI Donna Camilla Savelli Hotel.

Anna Marinello
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Care Lettrici, ben ritrovate con il nostro consueto appuntamento settimanale. Questa che si sta concludendo è stata per me, lavorativamente parlando, una settimana molto impegnativa, ma -nello stesso tempo- molto proficua. Sono profondamente felice e grata. Qualche giorno fa, mi trovavo a Roma per degli appuntamenti importanti di lavoro e ho avuto la fortuna di essere stata invitata a pranzo, in anteprima, dalla mia amica e direttrice del VOI Donna Camilla Savelli Hotel, Elena Prandelli, in un posticino nuovo e decisamente caratteristico, appena aperto e non ancora inaugurato alla stampa. A Milano oggi l'aria è frizzantina e le temperature decisamente cambiate tanto da farmi fermare e ripensare, ancora una volta, al calore ricevuto e a quel pranzo tanto piacevole. Ecco che ho deciso così di portarvi con me a Trastevere, un'oasi barocca nel cuore di Roma, per farvi vivere insieme a me un magico momento e decisamente innovativo. Proprio qui, si trova il VOI Donna Camilla Savelli Hotel, all'interno di un convento del diciassettesimo secolo che, dopo una formidabile opera di restauro, nel rispetto dei canoni architettonici tipici del Barocco, ha aperto le porte al mondo dell'hotellerie. Correva l'anno 2007. Ogni ospite che sceglie di entrare al Donna Camilla Savelli viene catapultato in un ambiente unico ed esclusivo. Attenzione al dettaglio ed eleganza si amalgamano perfettamente regalando a chiunque abbia la fortuna di passare di qui, momenti indimenticabili, vivendo attimi speciali in un'atmosfera raffinata e nobile fuori dal tempo. Ed è proprio al VOI Donna Camilla Savelli che ho avuto la possibilità ed il privilegio di vivere un'esperienza unica all'interno del suo nuovissimo ristorante “Il ferro e il fuoco” dove la VOI Hotels ha saputo dare un'anima contemporanea ad un luogo così ricco di storia e tradizione. Gli elementi principali che lo caratterizzano gli conferiscono, sin dal primo impatto, una personalità unica e forte. I toni su cui è giocato sono ambrati e luminosi e donano una calda intimità al contesto; le note oro fornite dal design contemporaneo non fanno altro che impreziosire ulteriormente e far riecheggiare gli antichi sfarzi rinascimentali dell'incantevole hotel. Avete capito bene, dopo un attento lavoro ed un lungo studio, all'interno del Donna Camilla Savelli è nata ex novo una piccola perla, una chicca romana: un meraviglioso ristorante che propone ad intenditori culinari, ma non solo uno strabiliante menù degustazione rinascimentale. Una scelta gastronomica importante fatta di tradizione con uno sguardo però innovativo e nuovo al mondo della cucina. Il progetto si rivela vincente poiché permette ad ogni commensale di vivere un'esperienza visiva, olfattiva e gustativa unica ed autentica. Il mio pranzo è iniziato con un antipasto da favola, un piccolo pasticcio rinascimentale con ragù di carni bianche e salsa al tartufo. Una deliziosa prelibatezza antica rivista dalla chef che mi ha fatto intuire che avrei fatto a breve un viaggio sperimentale tra sapori e profumi d'altri tempi. Subito dopo, l'attento cameriere, è arrivato con un primo piatto curioso degli gnocchi di formaggio, burro e salvia. Mi è stato spiegato con grande professionalità che la ricetta di quello che stavo per assaporare è stata presa con grande cura e rispetto da un ricettario del XIV secolo. A seguire il galletto alle arance amare con acqua di rose, spinaci e schiacciatina di sedano rapa mi ha letteralmente lasciata esterefatta. La ricetta è stata studiata utilizzando il libro “De Arte Coquinaria” del Maestro Martino, cuoco estroso e modernizzatore per la sua epoca. L'acqua di rose serve per impreziosire il sapore con una nota floreale rendendo il piatto gustoso, ma delicato nello stesso tempo. Divino! Per terminare in bellezza, ed avvalorare così la mia tesi di quanto sia tutto speciale, mi è stato portato un dessert al quale è impossibile dire di no. Si tratta de il Biancomangiare con zucchero e melograno. Il nome è dovuto dal colore bianco, simbolo di purezza e ascetismo, dovuto all'utilizzo di ingredienti solo di questo colore. Le sue origini provengono dall'arabia, ma nel XII sec. Abbiamo la sua prima diffusione in Sicilia e da lì poi in tutta Europa. Prima del rinascimento era un piatto salato, solo successivamente divenne un dolce. Tutto questo accompagnato da ottimi vini che meritano un'attenzione speciale e che vengono raccontati al meglio dal prezioso maitrè. La cosa che mi ha particolarmente colpita è l'attenzione rivolta alle signore, alle quali, a fine pasto viene portato in tavola un dolce cadeaux: tre piccoli confetti dorati racchiusi in una splendida scatolina firmata VOI Donna Camilla Savelli. I confetti, un tempo, erano considerati le nostre attuali caramelle ed era impensabile finire di mangiare ed alzarsi da tavola senza averle assaporate con dolcezza. Senza dubbio un piacevolissimo viaggio a ritroso nei secoli, in una cornice splendida come sempre, in una delle zone più caratteristiche e che amo di Roma. Un valido motivo per ritornarci al più presto! Parola di Anna Marinello, la vostra wp di fiducia!

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