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Mediaset a dieta dimagrantesi libera di Videotime

Nuovo piano di risparmi per il Biscione: i tagli arrivano a 400 milioni di euro. Nel frattempo viene esternalizzata la controllata che realizza i programmi tv

Nicoletta Orlandi Posti
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La pubblicità continua a calare e Mediaset è costretta a stringere ulteriormente la cinta con misure anticrisi che nell'immediato vede l'esternalizzazione di dieci sedi regionali della controllata Videotime, che si occupa dell'ideazione e realizzazione dei programmi tv convolgendo 74 lavoratori. L'operazione comporterà per Cologno Monzese risparmi stimati in 2 milioni di euro annui. Ma sono ancora troppo pochi per far fronte alla crisi. Al piano da 250 milioni di risparmi triennali deciso nel luglio del 2011 il Biscione decide tagli per altri 150 milioni di euro.  Contro questi interventi insorgono i sindacati, che hanno pronto un pacchetto di 8 ore di sciopero che potrebbe già essere parzialmente applicato venerdì. Solidarietà ai lavoratori di Videotime è stata espressa dai giornalisti di tutte le testate Mediaset (TG5, News Mediaset, TG4, Studio Aperto, Videonews, Sport Mediaset), che dichiarano lo stato di agitazione. In una nota del coordinamento dei comitati di redazione si parla di “grande preoccupazione per l'annunciata esternalizzazione del personale tecnico di tutte le sedi regionali del gruppo Mediaset, ovvero la cessione di un presunto ramo d'azienda che coinvolge 74 dipendenti della società Videotime e le strutture in cui oggi lavorano”.  “Un processo – di cui continua la nota congiunta – di cui a tutt'oggi non sono ancora chiari le modalità e i supposti benefici, ma chiarissimi i danni per la qualità dell'informazione”. E ancora: “I giornalisti chiedono all'Azienda di ritirare il piano di cessione delle sedi regionali Videotime, e la invitano a concentrare gli sforzi sull'informazione, in un momento tanto delicato come quello che il Paese sta vivendo”.

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