Strage alla stazione

Super Simo: "Salva per miracoloLa bomba di Bologna poteva uccidermi"

Nicoletta Orlandi Posti

  La sua cattiva abitudine di arrivare sempre in ritardo le ha salvato la vita. Simona Ventura racconta in esclusiva a "A" di ritenersi una miracolata. "Dovevo essere alla stazione di Bologna, proprio nell’istante in cui esplodeva la bomba che il 2  agosto 1980 uccise 85 innocenti", rivela Super Simo al magazine che sarà in edicola domani. "Sono viva per miracolo. Quel giorno ho perso il treno. Da un paesino dell’Appennino", racconta, "dovevo arrivare a Bologna esattamente all’ora dell’attentato. Volevo andare al mercato della Montagnola, che è lì, appena dietro la stazione. Io sono una ritardataria cronica, e per una volta quella cattiva abitudine mi ha salvato la vita".  Pronta a riprendere la conduzione di X Factor, per cui sono già  iniziate le selezioni, la Ventura sta anche lavorando a un altro progetto tv, sempre per Sky: "Vogliamo stare dalla parte di chi ha meno tutele ed è più debole. Di più, per ora, non si può dire". Della conduttrice dell’Isola dei famosi hanno scritto che  'sembra un gigante fra le sciacquette', ma lei si schermisce: "Le tante sciacquette mi hanno fatto diventare un gigante. Il panorama   della televisione è così, le vere professioniste sono rare. Io amo circondarmi di persone capaci, da sempre scommetto sul merito, ne ho fatto la mia bandiera. Ma siamo stati spettatori impotenti di una   sorta di assistenzialismo: la popolarità è diventata più importante  del merito. Siamo sommersi dai mediocri".