Seedorf

Ristoratore furbetto:nel suo locale conti salatima senza scontrino

Nicoletta Orlandi Posti

Conti salati, una media di 250 euro a persona, regolarmente intascati, ma senza scontrino fiscale: ora Clarence Seedorf è davvero nei guai. Le Fiamme Gialle, sabato sera, hanno pizzicato dieci clienti del noto ristorante milanese Finger's di via San Gerolamo di comproprietà dell'ex calciatore del Milan senza l'ombra di una ricevuta. Seedorf per ora si becca una multa, ma i finanzieri potrebbero mettere i sigilli al locale. Il suo socio, Roberto Okabe, era disperato al telefono con il Corriere della Sera. Forse ha capito la lezione: "Le sanzioni sono importanti, insegnano e non penalizzano", dice tra le lacrime spiegando che i mancati scontrini "erano pre-conti che sarebbero stati regolarizzati". Il danno che porterebbe la chiusura sarebbe notovelo: Quel ristorante a Porta Romana è davvero una macchina da soldi: celebrato dalle riviste di settore con menù basato sulla rivisitazione della cucina giapponese è frequentato dalla gente che conta e che non si fa problemi a spendere. E che forse chiude spesso gli occhi davanti a una fattura non fatta. Ma non è il solo.  Sabato sera la Guardia di Finanza, sei mesi dopo i primi controlli nei locali della movida e della moda milanese, ha ampliato il raggio di azione a tutta la citta' e anche fuori. A Monza, Assago, Corsico, Carugate, con lo stesso risultato della prima ondata di controlli a gennaio e febbraio: poco meno del 30% dei commercianti continua a non rilasciare scontrini. Su 500 esercenti controllati, a 150 sono state contestate violazioni sulla regolare emissione. Irregolarità che vanno ad aggiungersi alle 2.595 violazioni in materia di scontrini e ricevute fiscali gia' individuate dalla guardia di finanza -  sul territorio dell'intera provincia nei primi 180 giorni dell'anno. Soddisfazione da parte della gente, che ha collaborato ai controlli. "Sì, forse non è più come una volta e i commercianti che non rilasciano gli scontrini sono sempre di meno - ha detto una signora a spasso per Corso Vittorio Emanuele con la famiglia - Ma capita ancora troppo spesso che siamo noi clienti a dover sollecitare la ricevuta, spesso ottenendo oltre a quella anche un'occhiata storta dal titolare".