La confessione

Mauro Masi è un comunista?"Bertinotti, il mio preferito"

Andrea Tempestini

Un Mauro Masi che non ti aspetti, quello che concede un'intervista al Fatto Quotidiano. L'ex dg della Rai, "sostituito" da Lorenza Lei (a sua volta appena sostituita da Gubitosi...), si racconta e spiega: "Sono in pace con il mondo. Non sono più aggressivo. Voglio costruire qualcosa". Poi un excursus sugli ultimi giorni a Viale Mazzini: "Nessuno mi chiese di mollare la direzione generale. Non c'erano più le condizioni. Il Cda era completamente bloccato". Qualcuno la tradiva, allora, chiede l'intervistatore. E la risposta, di fatto, è "sì": "La Rai è la patria del gossip - spiega Masi -. Ho recepito anche io queste voci: qualcuno che mi remava contro".  Contro Minzolini - Poi l'ex dg rifiuta l'etichetta del censore: "Non corrisponde al vero. Con me in viale Mazzini, a parte le opinioni personali, i programmi di Michele Santoro e Serena Dandini non hanno perso una puntata". Quindi le frecciate contro Augusto Minzolini, che lo definì un codardo: "I nostri rapporti sono inesistenti. Non mi va di litigare con lui. E' un provocatore, e pure intelligente". L'ex dg un comunista? - Quindi il fuoco dell'intervista si sposta sulle politica. Con chi si candida, Mauro Masi? "Io sono un liberale - risponde -, buono per la destra e per la sinistra. Un liberale con tendenza americana. Non conservatore". Quindi Masi rivela di essere favorevole ai matrimoni tra gli omoesessuali e favorevole alla norma che proibirebbe la presenza di condannati in Parlamento. Quindi su Beppe Grillo: "Il suo è un fenomeno molto interessante. Ha creato una piazza pubblica, ovviamente virtuale, che non esisteva prima. Il mio preferito, però, non è più attivo in politica". E chi è? "Fausto Bertinotti. Ascoltarlo è un'esperienza dionisiaca...". Mauro Masi comunista?